La Pasqua e le vicende mediche di Silvio Berlusconi hanno forse oscurato, mediaticamente parlando, una notizia che però adesso bisognerà iniziare a valutare attentamente. La fuga di documenti secretati e riservati dei servizi segreti Usa e Nato, finiti online non si sa bene ancora come, è stato un duro colpo inferto dalla Russia al blocco occidentale. E lo si capisce non solo dal fatto che in queste ore i giornali di mezzo mondo stanno spiattellando al pubblico i segreti militari di Kiev, ma anche perché tutto questo ha costretto Zelensky a modificare i piani militari in vista della controffensiva di fine aprile.
L’allarme del Pentagono
Lo riporta oggi la Cnn, citando una fonte vicina al presidente ucraino. I documenti militari segreti americani infatti avrebbero messo in luce diversi punti deboli della difesa ucraina, il tutto in un momento molto critico e delicato della guerra. Certo, potrebbe trattarsi di una strategia o di un bluff. Però la sensazione è che ci sia non poca preoccupazione tra Washington e Kiev. Il Pentagono, come riferito dalla portavoce Sabrina Singh, ha già lanciato uno “sforzo tra agenzie” per studiare quale impatto possa avere avuto la pubblicazione su Telegram di segreti militari.
Mancano le scorte di missili
Occorre infatti tenere a mente cosa è contenuto in quei documenti. Stando al NYT, nei file sarebbe evidente come la difesa aerea dell’Ucraina soffra di non pochi problemi. A Zelensky mancherebbe una enorme quantità di munizioni per poter difendere i cieli dai bombardamenti di Mosca. Secondo le previsioni, le scorte di missili S-300 e Buk saranno esaurite tra metà aprile e il 3 maggio. Cosa significa? Significa che senza missili antiaerei a terra, l’aviazaione di Putin potrebbe prendere il sopravvento aereo cambiando del tutto il corso della guerra. Senza contare che al momento se Kiev abbattesse tutti i missili spediti da Mosca, non sarebbe in grado di mantenere le scorte necessarie per difendersi da aerei, elicotteri e missili da crociera che sono un pericolo più grave rispetto ai “semplici” proiettili odierni.
A spiegarlo all’Ukrinform è Yuri Ignat, portavoce dell’aeronautica militare di Kiev: “Se calcoliamo quanti missili sarebbero necessari – perché è necessario più di un missile per colpire una bomba, che non è cosa così facile -, allora corriamo il rischio semplicemente di restare senza armi sufficienti per contrastare le forze della Federazione Russa che sono già all’interno del Paese”. Se l’Ucraina dovesse esaurire le scorte, a quel punto aerei ed elicotteri russi conquisterebbero i cieli: “Se questi compaiono e sganciano bombe a caduta libera, allora, credetemi, l’inferno diventa molte volte peggiore. L’aeronautica ucraina deve usare missili antiaerei e difendere il suo spazio aereo”.
Gli altri segreti rivelati
Ci sono poi altri importanti dettagli nei tanti file trafugati alle agenzie segrete occidentali. Secondo i documenti, in Ucraina sarebbero arrivi alcuni militari (meno di un centinaio) addetti alle operazioni speciali di Usa, Francia, Regno Unito e Lettonia. Parigi smentisce di avere soldati sul terreno, ma il Guardian conferma la notizia.