Questo è un paese che per aprire un termovalorizzatore, quello di Acerra, ha dovuto schierare i militari, Berlusconi, che copriva politicamente, e Bertolaso che si prendeva gli insulti in loco. Eppure grazie ai rifiuti si produce energia elettrica e grazie alla loro termovalorizzazione non si spendono centinaia di milioni per spedirli all’estero, dove ben contenti utilizzano il petrolio della monnezza.
La politica ha chiuso l’Italia, messo un generale a fare i vaccini, inventato un odioso lasciapassare per bere financo un caffè al bar; beh insomma potremmo ben riuscire, dopo averli consultati, a superare i no di principio di comitati locali, sovraintendenze, sindaci, presidenti di regioni e burocrati vari che bloccano il nostro sviluppo energetico. Oppure diciamo chiaro e tondo: l’energia è un bene di lusso e deve costare caro, e solo pochi ne potranno disporre a proprio piacimento.
Nicola Porro, Il Giornale 26 febbraio 2022