La Ripartenza

“L’Ue sbaglia: le politiche per i Paesi nordici non possono valere anche per l’Italia”

Albiera Antinori, Presidente Marchesi Antinori SpA, racconta i segreti della lunga storia imprenditoriale della famiglia

Più di seicento anni di storia. Ventisei generazioni dedicate alla produzione di vini di altissima qualità. La Famiglia Antinori rappresenta il meglio della cultura vinicola italiana e ancora oggi porta avanti una passione profondamente radicata. Il segreto di questa lunga storia imprenditoriale? “Equilibrio tra tradizione e innovazione. La tradizione serve per darti sicurezza, serietà, visibilità ma ogni generazione è chiamata a innovare”, sintetizza Albiera Antinori, Presidente Marchesi Antinori SpA.

Al teatro Petruzzelli di Bari, ospite alla Ripartenza 2024, l’imprenditrice ha spiegato a Nicolaporro.it come la Famiglia Antinori abbia saputo mantenere fede alla propria prestigiosa storia, interpretando al contempo le esigenze del mercato. “Bisogna essere sicuri del proprio prodotto, puntare sempre sulla qualità ma guardare avanti alle nuove tecnologie, ai cambi di gusto del consumatore, ai mercati che si aprono senza però perdere l’identità propria, che nel caso nostro è l’identità toscana”.

Marchesi Antinori SpA ha inoltre recentemente festeggiato un altro traguardo: quello dei 50 anni del Tignanello, un vino diventato nel tempo un simbolo del Made in Italy d’eccellenza. “Il Tignanello ha fatto intravedere una strada di qualità, rinnovando ma senza perdere la tradizione e dimostrando poi che da quelle zone si potevano produrre dei grandissimi vini con una forte identità. Però certamente è stato un percorso lungo, fatto di tante annate e quindi tante sfide”, ha spiegato Albiera Antinori.

Infine, il riferimento a certe politiche europee che non sempre hanno saputo cogliere e difendere le specificità dell’agricoltura italiana. “Confido che, pian piano, in Europa riescano a capire che le stesse politiche studiate ad esempio per i Paesi nordici non si possono applicare a Paesi che hanno una diversità di produzione e che hanno un’agricoltura diversa”, ha osservato l’imprenditrice. E ancora: “Sono sicura che il governo di oggi riuscirà a far capire queste istanze all’Europa”.

Marco Leardi, 21 luglio 2024

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