Commenti all'articolo “L’Ue si dissolverà presto”. Parola di Houellebecq
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Valter
18 Dicembre 2018, 19:57 19:57
La Svizzera non mi è mai piaciuta. Sotto la bandiera della neutralità si è sempre fatta gli affari suoi lucrando su capitali spesso di oscura provenienza. Più che un’isola di democrazia è sempre stata e tuttora è un’isola di egoismo. Non che altri paesi non abbiano peccati dei quali pentirsi, ma preferisco un peccatore pentito a un puro egoista. Detto ciò, quello che mi sembra il baco delle società che si vogliono ispirare ai principi liberali è la quota di indigenti purtroppo crescente: ricchi più ricchi e più poveri sempre più poveri. Giusto essere contrari al redistribuzionismo di matrice comunista, ma una soluzione del problema occorre trovarla: crediamo che chi vive nell’indigenza o nella miseria possa identificarsi ed apprezzare valori liberali quali la libertà e il merito ? Non gliene può fregare di meno: primum vivere, deinde philosophari. Se vogliamo evitare la deriva già in atto verso la rabbia cieca che facilmente diventa preda di movimenti ispirati all’odio e all’invidia sociale come da noi i 5s, qualcosa occorre sacrificare nell’attesa che ci sia lavoro per tutti, anche mettendoci le mani in tasca, se lo possiamo fare. Diversamente potremmo ritrovarci una nuova presa della Bastiglia con quel che segue.
Orlo
18 Dicembre 2018, 18:48 18:48
Houellebecq piace a tutti gli estremisti sia di dx,che di sx perché impartisce loro gli ordini.
E si sa che per i “fedeli” il Maestro che li svincoli dal pensiero è sempre ben accetto.
Molto meglio leggere Bukowski se propio si vuole avere a che fare con un pazzo.
Con un vero pazzo e nn con un piccolo buddha senza fantasia del ventunesimo secolo,che si crede un Baudelaire senza tendenze suicide e,a mio parere,ottimo personaggio per la prossima isola dei famosi.
Nuccio Viglietti
18 Dicembre 2018, 14:31 14:31
Sempre profetico Michel…un passetto avanti bipedi idioti intruppati irregimentati. Bravo Michel…però accidenti vacci piano con sigarette.
https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
Andrea Salvadore
17 Dicembre 2018, 20:11 20:11
In molte cose Huellebecq vede giusto. Se ignoro icone intellettuali e mi limito ai fatti debbo contemplare un mondo dove igli attori sono CNA e USA con alcune comparde come l’Europa, il Giappone e l’India. Tra questi colossi, parlando di ricchezza, ci sono due vincitori, uno grande e uno piccolo CINA e India, uno che si barcamena come il Giappone e tree perdtoti come l’USA, RUSSIA e l’Europa, Questi ultimi hanno sofferto un abbassamento del loro standard di vita a vantaggio dei vincitotri e di altri paesi terzimondisti. Gli USA si é resa conto della china in cui sistava mettendo e con Trump sta risalendo ,a l’Europa non fa niemte per varie ragoni che si possono riassumere in un fascio di trattati politici e commerciali assolutamente obsoleti che se non saranno modificati porteranno i paesi europei a una sottomissione alle potenze piu forti,persino alla Russia, e alla perdita della tanta esagerata idea di sovranitá. In Europa se si vuole sopravivere politicamente ed economivamente bisogna che tutti si mettano in testa che “UNIONE FA LA FORZA” e che una Unione richiede l’osservanza di certe regole e quindi di una corrispandenza di una certa diminuzione di assoluta sovranitá nazionale. É piu facile di quello che si puo pensare al contemplare come gli antichi romani passarono dal diritto quiritario al JUS GENTIUM al… Leggi il resto »
Tullio Pascoli
17 Dicembre 2018, 19:37 19:37
Sull’UNIONE BUROCRATICA EUROPEA non è difficile essere d’accordo con l’autore. Io sono sempre stato “europeista”, ma pensavo a Carlo Cattaneo ad Ernesto Rossi/Altiero Spinelli del MANIFESTO DI VENTOTENE; oggi non credo che questo’ Europa faccia comodo, anzi, serve forse alla Germania e Francia che con questa proteggono i propri agricoltori, creando una sleale concorrenza ai Nordafricani e non solo che poi vengono a cercar un avvenire migliore in Europa… Nemmeno sull’URSS credo che abbia ragione; Stalin da solo non avrebbe sconfitto Hitler che ha dovuto combattere allo stesso tempo su troppi fronti; inoltre, se l’Europa ha vinto la battaglia economica con l’Est è grazie al Piano Marshall che ha permesso a noi ed alla Germania di rimettersi in sesto esaltando il capitalismo finché lo abbiamo applicato; poi sono arrivati i deleteri governi di centro sinistra e di sinistra. Su Obama, assolutamente no! si pensi solo ai pasticci combinati (insieme al pessimo Sarkozy) in Nord Africa. Non ci sono dubbi che la democrazia svizzera è la migliore; sono le comunità che si gestiscono e possono controllare i politicanti da vicino; il loro modello federalista potrebbe servirci da esempio. Sulla Chiesa cattolica, sì, con questo papa socialista, ci stiamo giocando il futuro; fa più politica che altro. Trump, sì, sta facendo un buon lavoro anche se ogni tanto scivola su qualche buccia… Leggi il resto »
La Svizzera non mi è mai piaciuta. Sotto la bandiera della neutralità si è sempre fatta gli affari suoi lucrando su capitali spesso di oscura provenienza. Più che un’isola di democrazia è sempre stata e tuttora è un’isola di egoismo. Non che altri paesi non abbiano peccati dei quali pentirsi, ma preferisco un peccatore pentito a un puro egoista. Detto ciò, quello che mi sembra il baco delle società che si vogliono ispirare ai principi liberali è la quota di indigenti purtroppo crescente: ricchi più ricchi e più poveri sempre più poveri. Giusto essere contrari al redistribuzionismo di matrice comunista, ma una soluzione del problema occorre trovarla: crediamo che chi vive nell’indigenza o nella miseria possa identificarsi ed apprezzare valori liberali quali la libertà e il merito ? Non gliene può fregare di meno: primum vivere, deinde philosophari. Se vogliamo evitare la deriva già in atto verso la rabbia cieca che facilmente diventa preda di movimenti ispirati all’odio e all’invidia sociale come da noi i 5s, qualcosa occorre sacrificare nell’attesa che ci sia lavoro per tutti, anche mettendoci le mani in tasca, se lo possiamo fare. Diversamente potremmo ritrovarci una nuova presa della Bastiglia con quel che segue.
Houellebecq piace a tutti gli estremisti sia di dx,che di sx perché impartisce loro gli ordini.
E si sa che per i “fedeli” il Maestro che li svincoli dal pensiero è sempre ben accetto.
Molto meglio leggere Bukowski se propio si vuole avere a che fare con un pazzo.
Con un vero pazzo e nn con un piccolo buddha senza fantasia del ventunesimo secolo,che si crede un Baudelaire senza tendenze suicide e,a mio parere,ottimo personaggio per la prossima isola dei famosi.
Sempre profetico Michel…un passetto avanti bipedi idioti intruppati irregimentati. Bravo Michel…però accidenti vacci piano con sigarette.
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In molte cose Huellebecq vede giusto. Se ignoro icone intellettuali e mi limito ai fatti debbo contemplare un mondo dove igli attori sono CNA e USA con alcune comparde come l’Europa, il Giappone e l’India. Tra questi colossi, parlando di ricchezza, ci sono due vincitori, uno grande e uno piccolo CINA e India, uno che si barcamena come il Giappone e tree perdtoti come l’USA, RUSSIA e l’Europa, Questi ultimi hanno sofferto un abbassamento del loro standard di vita a vantaggio dei vincitotri e di altri paesi terzimondisti. Gli USA si é resa conto della china in cui sistava mettendo e con Trump sta risalendo ,a l’Europa non fa niemte per varie ragoni che si possono riassumere in un fascio di trattati politici e commerciali assolutamente obsoleti che se non saranno modificati porteranno i paesi europei a una sottomissione alle potenze piu forti,persino alla Russia, e alla perdita della tanta esagerata idea di sovranitá. In Europa se si vuole sopravivere politicamente ed economivamente bisogna che tutti si mettano in testa che “UNIONE FA LA FORZA” e che una Unione richiede l’osservanza di certe regole e quindi di una corrispandenza di una certa diminuzione di assoluta sovranitá nazionale. É piu facile di quello che si puo pensare al contemplare come gli antichi romani passarono dal diritto quiritario al JUS GENTIUM al… Leggi il resto »
Sull’UNIONE BUROCRATICA EUROPEA non è difficile essere d’accordo con l’autore. Io sono sempre stato “europeista”, ma pensavo a Carlo Cattaneo ad Ernesto Rossi/Altiero Spinelli del MANIFESTO DI VENTOTENE; oggi non credo che questo’ Europa faccia comodo, anzi, serve forse alla Germania e Francia che con questa proteggono i propri agricoltori, creando una sleale concorrenza ai Nordafricani e non solo che poi vengono a cercar un avvenire migliore in Europa… Nemmeno sull’URSS credo che abbia ragione; Stalin da solo non avrebbe sconfitto Hitler che ha dovuto combattere allo stesso tempo su troppi fronti; inoltre, se l’Europa ha vinto la battaglia economica con l’Est è grazie al Piano Marshall che ha permesso a noi ed alla Germania di rimettersi in sesto esaltando il capitalismo finché lo abbiamo applicato; poi sono arrivati i deleteri governi di centro sinistra e di sinistra. Su Obama, assolutamente no! si pensi solo ai pasticci combinati (insieme al pessimo Sarkozy) in Nord Africa. Non ci sono dubbi che la democrazia svizzera è la migliore; sono le comunità che si gestiscono e possono controllare i politicanti da vicino; il loro modello federalista potrebbe servirci da esempio. Sulla Chiesa cattolica, sì, con questo papa socialista, ci stiamo giocando il futuro; fa più politica che altro. Trump, sì, sta facendo un buon lavoro anche se ogni tanto scivola su qualche buccia… Leggi il resto »