Appunti sudamericani

Lula e Petro: Macron strizza l’occhio ai comunisti sudamericani

Ogni giorno uno sguardo esclusivo sul mondo sudamericano

maduro macron

La Francia di Macron appoggia la sinistra autoritaria latinoamericana

Macron si pone come mediatore tra il governo e l’opposizione in Venezuela per promuovere il dialogo (che riprende oggi) e trasmette a Petro il suo sostegno per l’implementazione dell’accordo di “pace totale”. Macron vuole approfittare della riconfigurazione in atto in America Latina, a cominciare dal suo grande alleato brasiliano Lula.

Cuba digitalizza la tessera annonaria e così aumenta il controllo sulla gente della dittatura

Il libretto alimentare, che offre sempre meno prodotti ai cubani, è una forma di ricatto che genera dipendenza dallo Stato per garantire il sostentamento ma anche una poderosa forma di controllo sociale. Oggi l’organo di partito Granma ha intervistato il responsabile nazionale del Registro dei consumatori presso il Ministero del Commercio Interno (Mincin) Zahidy Alvarez Amador che ha svelato come il software Oregi -sviluppato in collaborazione con la società Xetid- permetterà di digitalizzare i movimenti di nuclei familiari e consumatori”. La nota di Granma indica che Oregi coprirà i 3.944.084 di nuclei familiari che sopravvivono grazie una razione alimentare della tessera annonaria. “Questo nuovo sistema digitale non consente frodi o illegalità, come il fatto che la stessa persona avesse due tessere, o che cittadini confinati in case di cura facessero parte dei gruppi di consumatori”, ha affermato Eyigsi Cueto Ruiz, Direttore della Direzione Statale del Commercio di Villa Clara.

Bolivia: Santa Cruz si ribella alla polizia e alla militarizzazione di La Paz e scoppia la guerra tra il presidente Arce ed Evo Morales, entrambi socialisti 

Da ieri gli abitanti di Santa Cruz non permettono alla polizia boliviana di entrare nel dipartimento che copre un terzo del territorio nazionale per l’ostinazione del governo Luis Arce nel rimandare di due anni un censimento che doveva essere fatto in questi giorni. Il presidente socialista sta provando e soggiogare il dipartimento che conta quasi la metà degli abitanti della Bolivia ed il 70% del Pil. La testardaggine del presidente è contraddittoria con la sua annunciata intenzione di candidarsi per la rielezione nel 2025. Qualcuno che vuole candidarsi alle prossime elezioni non si comporta come un dittatore, mobilitando polizia, orde assassine e persino i militari contro una regione che chiede solo un censimento. Evo Morales, in apparente rotta con Arce, intanto annuncia processi e condanne contro tutti i traditori che ora governano, e accusa Arce di agire in coordinamento con i seguaci del liberale Gonzalo Sánchez de Lozada, rovesciato nel 2003.

La Colombia registra il più alto aumento della disoccupazione nell’Ocse

La disoccupazione è salita di quattro decimi a settembre in Colombia all’11,3% della popolazione attiva, il che significa il più grande aumento di tutti i paesi Ocse, dove nel complesso il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 4,9%, vicino al minimo storico. Da tre mesi, con Petro, il peso colombiano si è svalutato del 35% e l’economia è entrata in crisi. Insomma, un disastro.

NY elegge un deputato gay e bolsonarista (figlio di brasiliani)

“È così che si fa! Basta con la censura! Svegliati, mondo! Il Brasile sta definendo gli standard di #lutapelalibertà #Ogiganteacordou #Brasile #7Desetembro”. L’autore di questo messaggio, accompagnato da un’immagine della protesta bolsonarista contro la Corte suprema federale a Rio de Janeiro il 7 settembre dello scorso anno, è stato appena eletto al Congresso negli Stati Uniti. Si tratta di George Santos, 34 anni, nato a New York e figlio di genitori brasiliani, eletto martedì per rappresentare il partito e le idee di Donald Trump alla Camera. È il primo deputato repubblicano dichiaratamente gay eletto negli Usa.

Cile: in Patagonia, Boric paragona la violenza dei terroristi mapuche al nazismo

Il Presidente cileno Gabriel Boric ha effettuato ieri la sua prima visita in Araucanía, la regione meridionale che sta vivendo un intenso conflitto con gruppi di Mapuche che chiedono con la forza la restituzione dei territori ancestrali. Il presidente è arrivato un giorno dopo una serie di attacchi nella zona, che ha paragonato agli atti dei “nazisti degli anni ’30”. In questa escalation di violenza senza precedenti, e con i recenti arresti di poliziotti legati al traffico di armi e al furto di legname dalla ricca industria forestale, in Araucanía ci sono aree in cui i leader indigeni radicalizzati non permettono a nessuno di entrare da 8 mesi Accade a Temucuicui, una città rurale dove la ministro degli Interni Izkia Siches era diretta ed è stata ricevuta a colpi di pistola. La violenza nel sud, la crescente insicurezza nelle aree urbane e un’impennata dell’inflazione su base annua del 12,8% – in un Paese che ha vissuto due decenni con un tasso di inflazione annuo del 3% – si sono tradotti questa settimana in un nuovo calo dell’indice di gradimento di Boric, che si è attestato al 25%.

Paolo Manzo, 12 novembre 2022

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