Commenti all'articolo L’ultima chiacchierata con Antonio Martino
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16 Commenti
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Calogero
16 Marzo 2022, 20:47 20:47
Il più grande oratore che abbia mai ascoltato. Mi ha affascinato, nel ’93, quando attraverso la radio l’ho conosciuto, come quando si percepisce un artista. Aveva un’intelligenza, semplicemente, e sinteticamente, che emozionava.
La lezione, purtroppo, è che il valore non può avere campo in politica. E questo è forse il contributo, involontario, più importante che lascia: la democrazia, o almeno la democrazia come è realizzata oggi, è in effetti il miglior regime esistente, perché impedisce ai peggiori di arrivare al potere; ma si deve prendere atto che lo impedisce anche ai migliori.
Su radioradicale.it tantissimi suoi contributi.
Giulio B.
8 Marzo 2022, 12:40 12:40
Sinceramente da che se ne sono andati Raffaele Costa (demenza senile), Piero Ostellino e ora anche Martino ideologicamente mi sento orfano. Non saremo più 4 gatti, ma di fari nella notte non ne vedo.
Franz
8 Marzo 2022, 8:52 8:52
Interessante, dimostra quanto Berlusconi e Forza Italia abbiano tradito e continuino a tradire l’elettorato liberale
Giuliano
7 Marzo 2022, 18:00 18:00
Un gigante, un Uomo che per cultura ed intelligenza era superiore a tutti. Garbato, elegante e con grande senso dell’umorismo, sono molto addolorato. Per me sarebbe stato il miglior Presidente della repubblica possibile. Ogni volta che lo sentivo parlare imparavo sempre cose nuove. Un vero liberale, dimenticato ingiustamente dal proprio partito, forse meglio così , un personaggio della sua caratura non aveva nulla a che fare con Gelmini Carfagna &co.
Sarei stato entusiasta di poter leggere un libro con Martino, speriamo che possa comunque uscire, perché il suo pensiero non può andare perso. Che riposi in pace.
mario francavilla
7 Marzo 2022, 15:57 15:57
Adoravo quest’uomo il solo vederlo, poi non vi dico sentirlo parlare! Unico ed irripetibile!
Pico
7 Marzo 2022, 12:52 12:52
Un grande studioso, economista, e ottimo ministro: tutto il contrario attuale di ignoranti e cafoni che hanno aspirazioni di statisti. Si è A. Martino studiando, confrontandosi, e comprendendo, non scappando di casa e sentirsi dei piccoli “napoleoni”. Un altro pezzo di Italia che va via, ma lascia, per chi vuole, una eredità straordinaria di ragione, raziocinio, e competenza. Un uomo che si rese conto di essere circondato da nani insignificanti ovunque girasse lo sguardo.
Il più grande oratore che abbia mai ascoltato. Mi ha affascinato, nel ’93, quando attraverso la radio l’ho conosciuto, come quando si percepisce un artista. Aveva un’intelligenza, semplicemente, e sinteticamente, che emozionava.
La lezione, purtroppo, è che il valore non può avere campo in politica. E questo è forse il contributo, involontario, più importante che lascia: la democrazia, o almeno la democrazia come è realizzata oggi, è in effetti il miglior regime esistente, perché impedisce ai peggiori di arrivare al potere; ma si deve prendere atto che lo impedisce anche ai migliori.
Su radioradicale.it tantissimi suoi contributi.
Sinceramente da che se ne sono andati Raffaele Costa (demenza senile), Piero Ostellino e ora anche Martino ideologicamente mi sento orfano. Non saremo più 4 gatti, ma di fari nella notte non ne vedo.
Interessante, dimostra quanto Berlusconi e Forza Italia abbiano tradito e continuino a tradire l’elettorato liberale
Un gigante, un Uomo che per cultura ed intelligenza era superiore a tutti. Garbato, elegante e con grande senso dell’umorismo, sono molto addolorato. Per me sarebbe stato il miglior Presidente della repubblica possibile. Ogni volta che lo sentivo parlare imparavo sempre cose nuove. Un vero liberale, dimenticato ingiustamente dal proprio partito, forse meglio così , un personaggio della sua caratura non aveva nulla a che fare con Gelmini Carfagna &co.
Sarei stato entusiasta di poter leggere un libro con Martino, speriamo che possa comunque uscire, perché il suo pensiero non può andare perso. Che riposi in pace.
Adoravo quest’uomo il solo vederlo, poi non vi dico sentirlo parlare! Unico ed irripetibile!
Un grande studioso, economista, e ottimo ministro: tutto il contrario attuale di ignoranti e cafoni che hanno aspirazioni di statisti. Si è A. Martino studiando, confrontandosi, e comprendendo, non scappando di casa e sentirsi dei piccoli “napoleoni”. Un altro pezzo di Italia che va via, ma lascia, per chi vuole, una eredità straordinaria di ragione, raziocinio, e competenza. Un uomo che si rese conto di essere circondato da nani insignificanti ovunque girasse lo sguardo.