E venne l’ultimo giorno quando tutto fu finito, il male trionfò e i pochi savi rimasti furono deportati a tso dall’euroesercito della Baronessa Spingarda. Repubblica, fortemente risoluta al suicidio grottesco, spara una immaginifica ricerca australiana, condotta su un campione di 5000 individui come dire l’universo mondo, da cui si evincerebbe che i fannulloni pagati per avere la eco ansia da riscaldamento globale rilanciano: gli viene pure la eco rabbia, diventano idrofobi come cani.
Fin qui nulla di sbagliato, trattasi di viziati facoltosi con attitudine al furto e al sabotaggio che puntano a seguire le orme di Ilaler Salis, di Greta, di Carola la marinara; però, attenzione, ecco il male che vince, Repubblica torce il delirio e ne fa un asset, lo legittima, i teppisti idrofobi fanno bene a dare i numeri, sono pazzi e inclini alla devastazione terroristica a prato basso, ispirata per diretta ammissione alle Brigate Rosse, in quanto oppressi dal capitale nel quale sguazzano.
È, pari pari, la vecchia teoria della alienazione autolegittimante di stampo marxista leninista rilanciata da Toni Negri e quindi dallo stesso ridefinita, traslata dal contesto operaista di classe a quello etnico migrante. La rivoluzione armata, violenta, terroristica ha sempre ragione per definizione, perché il mondo è ingiusto ovvero è, esiste e siccome non lo accettiamo siamo autorizzati da noi stessi a ribaltarlo o almeno provarci, cioè a divertirci, a sfogare il nostro infantilismo sovversivo con la scusa della giustizia di classe, se le vittime non si adeguano è la prova che sono fasciste ed è lecito, doveroso spazzarle via.
Un cerchio manicomiale che da 200 anni il comunismo nei suoi derivati ciclicamente riscopre nella costante della irresponsabilità gloriosa e sanguinaria. Oggi non sono, per il momento, tempi di bagni di sangue, la tecnologia consumistica sconsiglia, sublima, taglia le unghie anche ai più agguerriti che appunto sognano, in luogo della gallina rivoluzionaria, catartica, l’uovo oggi del piccolo, borghese posto al sol dell’avvenire europarlamentare con AVS, con la Linke tedesca e lo fanno all’insegna del vittimismo aggressivo: questo è precisamente il senso delle demenziali contorsioni repubblichesche sulle fantomatiche ricerche che indurrebbero i fanatici climatici a pulsioni paranoiche, tra ansia e rabbia, in grado di sviluppare “spinte motivazionali verso l’adozione di comportamenti sostenibili e l’attivismo ambientale generando effetti positivi sul benessere psicologico generale come aumento del senso di empowerment e autoefficacia, sviluppo delle relazioni sociali, miglioramento dell’autostima e delle relazioni sociali”.
Come dire: se sono mentalmente disturbati lasciateli sfogare che guariscono. Siamo al raschio del barile logico e politico nel consueto linguaggio fuffa da Non una di meno, il dadaismo ludico che maschera una tragica mancanza di prospettive, di concretezza. Saremmo anche, stando così le cose, alla pietra tombale della sinistra onirica e velleitaria non fosse che la sinistra psichiatrica rilegge i suoi testi sacri adattandoli ai tempi. Il mondo, non i falliti e i lunatici, il mondo ha colpa del mondo, delle sue mutazioni tecnologiche e dunque sociali, il mondo da far regredire allo stato di natura se no gli irrisolti, i desideranti pigliano d’ansia e di furia delle quali siamo tutti colpevoli tranne loro. Studi misterici, validati non si capisce a che titolo da enti ancor più sfuggenti, massonici, sui quali non sarebbe male chiarire le fonti di finanziamento che poi sono sempre i soliti pupari delle transizioni disumanitarie, il coacervo lobbistico unionista, i Soros, i Getty, i Gates oggi in riconversione trumpiana perché il mondo così andando certo scoppierà, ma non domani.
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Non è tanto allarmante che Repubblica predichi simili abominii della ragione, ormai Repubblica lo leggono giusto i 30mila piddini che vanno a sfilare sul blue carpet irreggimentati dal federale Serra a spese comuni ma dissimulando (rubano già alla manifestazione propedeutica per il riarmo pacifista, figuriamoci sulle armi una volta partito il business), è proprio il capovolgimento del senso di responsabilità e di realtà a preoccupare. Ecofuriosi per niente, per un mondo che continua a girare, più pulito o meno inquinato di ieri, almeno in occidente, in quell’occidente che unico si ostinano a voler disarticolare: la sensazione è la stessa, sconfortante, di quando si passa davanti a un centro sociale coperto di scarabocchi, di scritte deliranti e fuori dal tempo contro “il capitale” per l’intifada, e allora acceleri con la macchina e un po’ perché suggestivamente ti senti già addosso la puzza e lo sporco dei pidocchi, e molto perché avverti il brivido dei diversi, dei malati carogna che possono farti qualsiasi cosa e coi quali non vuoi avere a che fare. Ma se le testate mainstream, per quanto in disarmo e armato disarmo, si ostinano nell’esercizio stalinista del capovolgimento di ogni realtà, chi ci garantisce che alla fine non vinceranno loro, I pagliacci matti, i balenghi, i farabutti che ci porteranno tutti al tso o nei quartieri da 15 minuti a modello dei blok nazisti o stalinisti, oggi riscoperti e teorizzati dalla Unione Europea?
Max Del Papa, 19 marzo 2025
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