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L’ultima dei 5 stelle: implorano Di Maio (e salveranno Draghi)

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Il caos continua a regnare sovrano in casa pentastellata. Dopo la scissione orchestrata da Luigi Di Maio ed il tentativo (maldestro) di Giuseppe Conte di staccare la spina al Governo, adesso sui grillini incombe lo spauracchio elezioni anticipate con il rischio di una conseguente perdita della poltrona (e dello stipendio) da parlamentari. Un vero e proprio incubo, insomma, per deputati e senatori pentastellati che alla sola idea di dover lasciare per sempre il Parlamento (quello stesso Parlamento che avrebbero dovuto aprire “come una scatoletta di tonno”) si riscoprono d’improvviso filogovernisti e draghiani convinti.

Così, piuttosto che seguire il loro attuale capo politico in questa crisi di governo che appare ogni giorno più insensata, molti dei parlamentari grillini (o meglio ormai quasi ex grillini) sembrerebbero essersi invaghiti del loro ex capo politico. E, come in ogni flirt che si rispetti, non possono certo mancare i messaggini appassionati all’indirizzo del cotanto desiderato Giggino.

Secondo alcuni retroscena, infatti, in tanti tra i Cinque Stelle avrebbero letteralmente implorato Luigi Di Maio per ottenere un posto tra le fila di “Insieme per il futuro”, la nuova creatura del titolare della Farnesina nata dopo la scissione dal Movimento 5 Stelle. Stando a quanto riferito dai ben informati, i vocali ricevuti dal Ministro degli Esteri sarebbero dei veri e propri giuramenti di eterno amore, richieste puerili e talvolta umilianti inviate a Di Maio da vari esponenti pentastellati, evidentemente pronti a tutto pur di salvare l’agognata poltrona e magari ottenere una potenziale ricandidatura per un eventuale terzo mandato (nella nuova formazione politica dimaiana non vige la regola che impone un limite massimo di due mandati).

Luigi Di Maio dal canto suo pregusta già la disastrosa rovina di Giuseppe Conte, si frega le mani, ascolta pazientemente tutti i vecchi compagni del Movimento che fu e promette loro di accoglierli nella sua nuova casa politica.

La grande transumanza dei grillini verso “Insieme per il futuro” potrebbe infatti avvenire già nelle ore immediatamente successive a mercoledì 20 luglio, giorno in cui Mario Draghi si presenterà alle Camere per la parlamentarizzazione della crisi. E con un Giuseppe Conte ogni giorno più isolato, Luigi Di Maio potrebbe sfruttare a proprio vantaggio la situazione: approfittandosi della sempre più folta compagine parlamentare a sua disposizione e di un Movimento ormai fuori dalle logiche governative, l’attuale titolare degli Esteri potrebbe puntare a spostare l’asticella verso l’alto ed ottenere qualche ministero in più per la sua formazione politica nel nascituro esecutivo orfano dei pentastellati.

Salvatore Di Bartolo, 19 luglio 2022