E su un quotidiano che è stato, per molti decenni, una delle voci più alte del liberalismo italiano. La campagna isterica del media unico del green pass ha infatti già lasciato sul terreno il liberalismo italiano. Che non è mai stata una tendenza diffusa tra noi ma a cui il covid isteria e ora la pass isteria hanno dato il colpo di grazia. Che divertimento, ad esempio, leggere interventi di auto sedicenti liberali discettare sulla “vera libertà” un grandissimo (e attualissimo) conservatore come Monaldo Leopardi lo utilizzava ampiamente nella sua battaglia contro i liberali del suo tempo.
Sento già l’obiezione: ma quelli non sarebbero “veri liberali”. Tipico dei liberali emettere o ritirare patenti di liberalismo, cosicché potenzialmente ogni liberale crede di essere il solo, unico, vero, sulla faccia della terra. Ma almeno vorrete riconoscere che Angelo Panebianco lo è, no? Ebbene sul Corriere della sera di oggi, il nostro non solo mette tutto in un fascio, complottisti, no vax, critici del green pass e neo nazisti (?), come uno Scanzi qualsiasi, ma descrive questo “unico blocco reazionario” per usare il linguaggio comunista, come costituito da gente il cui l’ideale di società “sembra quello di una grande stanza affollata da gente che strepita e si lancia addosso uova, ortaggi e qualunque cosa a disposizione”. Meglio lanciatori di ortaggi che microbi, ne converrete: ma questo è, ad oggi, il livello del liberalismo e del pensiero di sinistra sulla stampa italiana.
Marco Gervasoni, 26 luglio 2021