Viviamo di rendita?

L’ultima stronzata del Pd: non si vive solo lavorando

La candidata dem Rachele Scarpa: “Il lavoro non è unico mezzo di sostentamento”. E viene sommersa di critiche

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Nei giorni scorsi Luigi Marattin, esponente di Italia Viva, ha rilanciato un vecchio video della capolista Pd in Veneto, Rachele Scarpa, in cui affermava che bisogna “interrompere quel circolo vizioso per cui il lavoro è l’unico mezzo di sostentamento per le persone ed è un lavoro che comincia ad essere sempre più sottopagato, dequalificato e precario. E che sottrae tempo alla vita, piuttosto che essere parte della vita”. Immediate sono arrivate le critiche e le ironie, sia degli avversari politici che del web.

La giovane candidata si è difesa affermando che “tanti di noi giovani, pur lavorando, rimangono poveri: questo è per me un terribile ‘circolo vizioso’. La redistribuzione della ricchezza non è attivata dal lavoro, se questo rimane lavoro povero. Immaginare forme di sostegno al reddito universali non deve essere un tabù”. E ancora: “La mia generazione ha una grande esperienza di lavoro dequalificato, sottopagato e precario. Conosciamo il mondo degli stage gratuiti o mal retribuiti, e la precarietà spacciata per flessibilità. Queste forme di lavoro non garantiscono una vita dignitosa: impediscono di costruire una famiglia, di acquistare una casa, di progettare la propria formazione. In questo senso il lavoro sottopagato non può essere l’unica fonte di sostentamento. Quella di forme di sostegno al reddito universali è solo una delle strade per rendere concreti i principi di emancipazione della nostra generazione, attraverso il lavoro e giusta retribuzione”.

Qui sopra, il video commento del nostro Giancristiano Desiderio

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