Il politicamente corretto non finisce mai di regalare emozioni. Una delle tendenze più in voga è giudicare il passato con gli occhi del presente. Giudicare, non capire, perché i politicamente corretti hanno già capito tutto, fin dalla nascita. La nuova battaglia è contro Cristoforo Colombo, una canaglia, un massacratore di indigeni, un personaggio che rappresenta il contrario degli ideali di libertà propugnati dalla città di Washington, DC e da altri 11 Stati.
Il Columbus day, festa che si celebra il secondo lunedì di ottobre, ha cambiato quindi nome in Giorno degli indigeni. La festa fu istituita nel 1892 come riparazione a un gravissimo episodio di cronaca: 11 italiani furono linciati a New Orleans. Erano accusati di aver ucciso il capo della polizia locale. Una falsità. Quindi il Columbus Day celebra gli italiani d’America più dei conquistadores spagnoli.
Sono dettagli. D’altronde il politicamente corretto ha già combattuto battaglie di pari livello: contro le statue dei generali sudisti; contro Ovidio (sessista), Mark Twain (razzista), Shakespeare (altro razzistello). In Italia è stato proposto di scalpellare le iscrizioni fasciste sui monumenti o addirittura di abbatterli. Peccato che significherebbe abbattere mezza Italia…
Alessandro Gnocchi, 15 ottobre 2019