L’Italia è così oggi non solo ferma ma anche inferma. Tutto è fermo, immobile, chiuso, bloccato: la scuola è chiusa, l’economia ferma, c’è il blocco dei licenziamenti e il blocco degli sfratti. Più i blocchi continuano e più i licenziamenti aumenteranno nel prossimo futuro. Proprio perché per evitare i licenziamenti non basta vietarli, è necessario produrre soprattutto opportunità occasioni, lavori. Così il fermo è infermo infermo perché il governo, proprio come nel tempo del lockdown, mette al bando la salute e la libertà di muoversi, di scegliere, di lavorare, di intraprendere, di essere autonomi.
La malattia del governo assoluto si trasmette con contagio forzoso a tutto il Paese. Ecco perché il più importante dei licenziamenti è quello del governo blocca-Italia. È il taglio più giusto non solo per l’inutile spesa improduttiva che rappresenta ma anche per evitare che il contagio della paralisi si diffonda come il più letale dei virus.
Giancristiano Desiderio, 1 luglio 2020