Il caso del figlio di Ignazio La Russa, Leonardo Apache, tiene ancora banco sulle prime pagine di tutti i giornali. Ci sono ovviamente le cronache, con i racconti di quanto successo. Ci sono i commenti, non solo sul figlio (che rischia un processo e se dichiarato colpevole di stupro pure la galera) ma soprattutto sulle parole del padre, che ha difeso Apache (“lo ho interrogato”) e ha parlato della cocaina assunta dalla giovane.
Ora, su questo punto Giuseppe Cruciani durante Una zanzara nella Zuppa era stato già molto chiaro. Secondo il conduttore di Radio24 il presidente del Senato ha fatto “una cazzata” perché difendendo a spada tratta il figlio avrebbe prestato il fianco alle polemiche, e alle strumentalizzazioni, della sinistra. Come in effetti è puntualmente avvenuto. Basta leggere cosa ha detto nei giorni scorsi Elly Schlein e cosa continuano a dire esponenti del Partito Democratico, oltre ovviamente ai giornali di area. “La cosa più bella sono i titoli dei quotidiani – dice Cruciani – ‘Destra patriarcale’, afferma la Schlein. “Ma che cazzo c’entra la destra patriarcale? Perché stuprano solo a destra?”. Senza contare, come ha fatto notare anche Nicola Porro alla Ripartenza 2023 dal teatro Petruzzelli di Bari, che la “destra patriarcale” in questo caso sarebbe anche genitrice di un trapper. Già, perché forse pochi lo sanno ma il figlio di La Russa, Apache, faceva il trapper. Non proprio l’esempio del figlio del macho di destra.
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