Cultura, tv e spettacoli

“Ma che sei scemo?”, “Ma sei matto?”. Il colpo di scena di Sgarbi

Lo show del critico d’arte a La Ripartenza durante la sua lecture su Canova. E su San Siro dice: “C’è un sovrintendente”

La partecipazione di Vittorio Sgarbi alla Ripartenza 2023 è stata, come da programma, un vero e proprio show. Il critico ha tenuto una splendida lezione su Antonio Canova e l’energia della sua scultura, ma non si è limitato all’arte. Come al solito ha spaziato dall’attualità al suo ruolo di sottosegretario, da Matteo Messina Denaro alle rinnovabili, da Dante “di destra” al vincolo su San Siro.

Il caso di Dante Alighieri

Parlare di destra e di sinistra ai tempi di Dante Alighieri per Sgarbi “risulta una provocazione, magari riuscita”, perché il tema del posizionamento “politico” e culturale del grande poeta “non può essere, se non su un piano didascalico, proposto nelle misure delle competizioni che hanno senso nella democrazia.”. Lo stesso dicasi per Canova. Il termine più corretto, ragiona il sottosegretario, potrebbe essere forse “conservatore”, anche se lo scultore è stato molto più di quanto una singola parola possa racchiudere. “Se Dante è di destra e Porro è di destra, perché non può esserlo pure Canova?”, ha scherzato Sgarbi. Che poi si è lasciato andare ad alcuni veri e propri show. Come quando ha parlato della sua morte, dispiacendosi di non poter celebrare il prossimo anniversario di Canova. Oppure quando ha criticato aspramente il bosco verticale, il famoso palazzo costruito dall’archistar Stefano Boeri in Gae Aulenti a Milano. “Ma sei scemo?”, lo ha rimbrottato Porro simpaticamente. “Ma sei matto?”.

Lo Stadio San Siro

La lecture del critico d’arte è stata molto apprezzata dal numeroso pubblico de La Ripartenza. A margine dell’evento, parlando con i tanti cronisti presenti agli IBM Studios, il sottosegretario ha pure precisato la sua posizione sullo stadio San Siro. Come noto, Sgarbi non vorrebbe venisse abbattuto, come invece sperano di poter fare il Milan e l’Inter. “Né il ministro né io dobbiamo fare vincoli o deleghe – dice il sottosegretario – Abbiamo nominato il soprintendente, l’architetto Carpani, e lei valuterà le carte, che per me sono abbastanza chiare perché il comitato del ministero ha detto che il vincolo da fare, è un vincolo storico”.

La lecture di Vittorio Sgarbi su Canova

L’eolico e le rinnovabili

Non potevano mancare, ovviamente, le polemiche sulle energie rinnovabili. Se alla Ripartenza imprenditori e professionisti del mestiere hanno spiegato le ragioni e i rischi di una svolta green nella produzione di energia elettrica, Sgarbi resta dell’idea che tutto questo non debba deturpare il paesaggio. Una delle ricchezze dell’Italia. “L’affare principale di Messina Denaro – fa notare il critico in un’intervista esclusiva per nicolaporro.it – era l’eolico in Sicilia, giusto perché non poteva staccarsi per farlo altrove. Certamente il progetto del fotovoltaico e dell’eolico distrugge il passaggio e può essere perseguito solo da persone senza coscienza e sensibilità ma solo interessi da difendere”.