Quanto si sta scrivendo sulla riforma della giustizia è qualcosa che mi fa impazzire. Oggi i giornali parlano di un “sì con riserva del Colle al disegno di legge Nordio che cancella l’abuso d’ufficio”. Mi rivolgo a voi: c’è qualcuno che studia o ha studiato giurisprudenza? Se sì, potete spiegarmi dove sta scritto nella nostra Costituzione che il Presidente della Repubblica possa non autorizzare un disegno di legge governativo? Me lo dovete dire. Non è un decreto legge, cazzo. È un disegno di legge.
Leggendo un po’ di pezzi stamani ho capito che in molti vedono in Mattarella il Re Sole al Quirinale. Ieri dovete sapere che il Parlamento non ha votato una direttiva europea che prevedeva delle cose assurde assurde o comunque così ritenute dalla maggioranza di governo e dal Terzo Polo. Ebbene, Ugo Magri, in riferimento a questo, sulla Stampa titola: “Giustizia, schiaffo al Quirinale”. Avete capito? Il solo fatto che il Parlamento abbia votato contro una direttiva comunitaria è uno schiaffo al Quirinale. Fatemi capire, chi cazzo è il Quirinale? Ho grandissimo rispetto per il Presidente della Repubblica, ma ragazzi noi giornalisti siamo impazziti. Lo schiaffo al Quirinale consisterebbe nel voto di un Parlamento democraticamente eletto che decide di non approvare una direttiva comunitaria?
Tra l’altro, sui giornali di oggi c’è una stupenda intervista di Enrico Costa, figlio di un grande liberale che ha lasciato Forza Italia, che ci spiega che ritiene quella direttiva una reazione assurda al Quatargate, che peraltro è una tangentopoli che riguarda solamente la sinistra, e che all’interno della direttiva vi siano delle cose incredibili come l’abuso d’ufficio tra privati. A questo punto, se le direttive comunitarie sono tutte giuste e non sono discutibili e ogni voto contrario diventa “uno schiaffo al Presidente della Repubblica”, cancelliamo direttamente il Parlamento.
Se una larga maggioranza del Parlamento vota contro non c’è nessuno schiaffo al Presidente della Repubblica che, per inciso, non è il Re Sole. Non c’è nessuno schiaffo al Quirinale, c’è solamente la decisione democratica del Parlamento di non votare un regolamento.
Nicola Porro, dalla Zuppa di Porro del 20 Giugno
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