Quarta Repubblica

“Ma cosa dici”, “Stai calma”. Lite Sallusti-Turco sulla giudice pro-migranti

sallusti susanna turco

Serata movimentata, quella di ieri a Quarta Repubblica. In fondo se governo e magistrati del Csm sono arrivati allo scontro aperto, con i secondo che hanno depositato le firme a tutela della collega Iolanda Apostolico, non sorprende che anche in studio il dibattito si possa infervorare. E così è stato. Parlando dei quattro migranti “liberati” dalla giudice di Catania e non più trattenuti nel nuovo centro per le procedure accelerate di rimpatrio, Alessandro Sallusti e Susanna Turco.

Per l’inviata dell’Espresso ci sarebbero “fior di costituzionalisti” che ritengono illegittimo il decreto Cutro varato dal governo Meloni e che permette alle autorità di trattenere nel centro di Pozzallo quei migranti che provengono da Paesi “sicuri” e che con ogni probabilità non otterranno il diritto di asilo, così da accelerare le pratiche di rimpatrio. “Ma che cosa dici”, interviene Sallusti. “La Costituzione non la si interpreta o la si esercita sui giornali, esiste una corte costituzionale”. Quando la Turco prova a leggere un brano della Carta, il direttore del Giornale – in collegamento – sbotta: “Stai tranquilla. Fai parlare la gente. Stai calma, non ti agitare. Fai parlare la gente. Io capisco che ti dà fastidio, ma vuoi far parlare la gente?”.

Il ragionamento di Turco parte da qui: secondo lei, il giudice Aspostolico ha emesso un provvedimento che riguarda una legge di dubbia costituzionalità per mille motivi. E forse lo sono anche altri decreti, quindi ne vedremo delle belle”. Sallusti non ci sta: “Se una legge è costituzionale non lo decidiamo né io né lei né i giornalisti né i costituzionalisti. Ma il Capo dello Stato che la firma e in caso la Corte Costituzionale. Nessun altro”. Quando Turco prova a intervenire, Sallusti insiste: “Vale zero il tuo parere. Stai tranquilla e rispondimi nel merito”.

Dalla puntata di Quarta Repubblica