Secondo Francesco Teodori, autore dell’articolo “Gli israeliani hanno occupato la Palestina”. Perché è un falso storico “solo dopo l’arrivo dei primi ebrei scappati dalle persecuzioni in Russia e nell’est Europa, questo fazzoletto di terra diviene una terra abitabile. Gli sceicchi arabi vendono la terra a caro prezzo agli ebrei che, desalinizzando il mare, dissodando la terra e morendo di stenti, la trasformano in un anfratto vivibile. Questo solo fatto dovrebbe bastare a dimostrare che non c’è mai stato esproprio di terra a danno di nessuno perché quasi nessuno abitava quelle terre.”
Stranamente, romani e bizantini, musulmani dall’VIII secolo, crociati nel 1100, migliaia di pellegrini e visitatori cristiani che per secoli visitarono la Terra Santa, gli inglesi con Lawrence d’Arabia, hanno scritto che la Palestina era abitata e abitabile, come lo era stata in precedenza del resto e come era abitato tutto il Medio Oriente. Secondo Wikipedia (e ogni altra fonte storica che si può consultare) agli inizi del Novecento in Palestina vivevano 500 mila musulmani, 64 mila cristiani e 23 mila ebrei.
Secondo l’autore, dopo il I secolo d. C. e fino a quando dall’Est Europa sono arrivati degli ebrei in massa, la Palestina era restata disabitata, gli ebrei l’hanno popolata e hanno regolarmente comprato tutta la terra (abbandonata da 2mila anni) da degli “sceicchi” (!). Se però era spopolata, come mai ci sono state guerre no-stop per 70 anni? Se nel momento in cui gli ebrei compravano tutta la terra non c’era quasi nessuno in giro, con chi hanno combattuto quasi ininterrottamente per 70 anni? Da dove sono arrivati tutti i palestinesi con cui hanno combattuto nel 1947, 1956 e poi praticamente tutti gli anni incluso questo? Sono migrati tutti in Palestina dopo che hanno visto gli ebrei?
Come mai l’Onu nel 1947 ha votato per dividere il paese in due? Non sapeva che tutta la terra in Palestina era stata venduta con regolare rogito dai palestinesi (“gli sceicchi”) agli ebrei e i palestinesi vivevano tutti in affitto dagli ebrei e potevano essere quindi sfrattati? Forse uno dei motivi è che il rappresentante dell’Onu in Palestina, il conte Bernadotte, fu assassinato dall’Irgun (l’’organizzazione ebraica che inaugurò l’epoca del terrorismo moderno facendo saltare l’Hotel King David, quartier generale inglese, con 91 morti, perché se ne andassero). A volte non basta fare dei rogiti per avere un paese, occorre convincere chi non capisce i diritti di proprietà (gli inglesi in questo caso) a smammare.
Come si sa, oggi l’area in verde della mappa è praticamente sparita, perché gli ebrei tramite altri rogiti, accompagnati da qualche guerra, hanno comprato il resto della terra e però i palestinesi dopo avergliela venduta si sono poi pentiti del rogito e non sono contenti di essere finiti in affitto nella striscia di Gaza. L’unico problema è che, per secoli la Palestina e i suoi abitanti (che esistevano), non si sono mai fatti notare per guerre civili o di aggressione, erano una zona agricola tranquilla e nessuno ha mai sentito parlare di pirati o incursioni di palestinesi che minacciavano altri paesi. I turchi l’’hanno dominata, ma non ci sono stati particolari episodi di violenza e Lawrence d’Arabia racconta di come sia stato semplice mandar via i turchi nel 1917.
Poi però, dal 1947 questa zona è diventata la più insanguinata del mondo e ha prodotto anche terroristi che hanno insanguinato l’Europa. L’arrivo di alcuni milioni di persone che da almeno mille anni e forse molto di più vivevano in Europa dell’est, ha avuto delle conseguenze per le popolazioni del luogo (che esistevano eccome e a differenza di arabi o turchi non avevano dato fastidio a nessuno). E ha avuto delle conseguenze anche per noi europei di riflesso in termini di terrorismo subìto e poi guerre degli Usa in Medio Oriente tutte legate a questo tema, che a loro volta hanno prodotto altro terrorismo che si è scaricato in Europa. Non è certo nostra intenzione difendere Hamas, ma questo storia della terra venduta dagli sceicchi agli ebrei ci sembra proprio campata in aria.
Paolo Becchi e Giovanni Zibordi, 14 ottobre 2023