Zanzara tigre

“Ma quale squadrismo!”. Cruciani smonta il vittimismo della sinistra

L’editoriale del conduttore della Zanzara: dalla rissa in Parlamento al vecchio tweet di Roberto Salis contro Fratoianni

Zanzara 15 giugno 2024

Nell’ultima puntata della Zanzara, Giuseppe Cruciani ha commentato così la manifestazione annunciata dalla sinistra e la liberazione di Ilaria Salis.

“Le sinistre vanno in piazza perché c’è un clima di violenza” ha esordito Cruciani. “C’è un clima di violenza in Parlamento, nel Paese. Sta per arrivare il nuovo fascismo. C’è un deputato che loro hanno praticamente fatto diventare una specie di Matteotti, di nuovo Matteotti. Colpito da chissà chi, probabilmente da un deputato della maggioranza. Dunque in piazza, in piazza contro i fascisti che non fanno parlare, contro gli squadristi, contro gli aggressori. Poi si scopre che nella storia del Parlamento italiano più volte sono accadute queste risse, più volte le persone sono state colpite. Destra e sinistra si equivalgono da questo punto di vista. Dunque non esiste nessuno squadrismo, non esiste nessun fascismo, non esiste nessun pericolo di un beneamato. Questo è il punto fondamentale. Non esiste alcun pericolo. Solo che bisogna fare cagnara. Cagnara legittima, ma pur sempre cagnara.”

Il conduttore di Radio24 ha poi proseguito parlando del caso di Ilaria Salis, recentemente liberata: “La signora Ilaria Salis è libera, è libera di tornare anche in Italia. In Italia le è stato tolto addirittura anche il braccialetto elettronico. E io dico evviva, e non lo dico ipocritamente. Dico evviva, evviva, evviva. Adesso però un trattamento simile e un’attenzione simile le sinistre italiane, in particolare il duo Bonelli-Fratoianni, lo dovrebbero riservare alle tante persone che sono in galera in attesa di giudizio. Non si devono fermare alla signora Salis con cui hanno conquistato il 7%. E lo stesso vale per il padre della Salis. Amici miei, ricordiamo cosa diceva solamente qualche anno fa: «piuttosto che votare per Di Maio, Speranza, Cirinnà e Fratoianni io emigro». Era il 18 settembre 2022 alla vigilia delle elezioni politiche. Poi per carità, tutto è possibile. Tutto si può fare, tutto si può rivendicare ed una figlia è sempre una figlia. Però questa frase è stata scritta nero su bianco. A un certo punto Fratoianni è diventato il salvatore della figlia e dunque Fratoianni non è più una ragione per cui emigrare. Con Fratoianni non si emigra più.”

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