Nell’ultima puntata della Zanzara, il conduttore Giuseppe Cruciani ha espresso in maniera decisa il suo punto di vista sulle recenti elezioni tedesche in cui l’Afd ha guadagnato un significativo consenso.
“Adesso signori miei è scattato il pericolo nazismo! Da qualche ora a questa parte è scattato il pericolo nazismo!”, ha esordito Cruciani. “Solo perché un partito di estrema destra ha preso il doppio dei voti dell’ultima volta, anche se poi non lo faranno governare. Ma lo sapete da chi è guidato questo partito neonazista, cosiddetto neonazista? Da una lesbica, da una lesbica che ha due figli, sposata con un’extracomunitaria che vive tra la Germania e la Svizzera, ma soprattutto che ha lavorato anche per la Goldman Sachs. Sarebbe questa la nazista, il capo di un partito nazista? Ma non avete un caz** da dire sul pericolo nazismo! Siete ridicoli, siete ridicoli!”
Cruciani ha poi criticato quella che considera un’ipocrisia riguardo al vero pericolo illiberale. “Dove sta il vero fascismo? Dov’è il pericolo illiberale?”, ha chiesto retoricamente, condividendo un episodio personale: “Mi batterò fino alla morte per non firmare questo nuovo pass, la tessera antifa che vogliono farmi firmare Lodi per poter presentare il libro. Una specie di fede nella Resistenza vogliono, una follia totale, una follia totale ed illiberale che ricorda l’inquisizione. Nessuno deve mai firmare una carta in cui si dichiara antifascista per presentare un proprio libro, per affittare una sala comunale. No, no, no, mai e poi mai. E qui non si molla”.
Il conduttore di Radio24 ha concluso con una riflessione su quella che percepisce come una doppia morale nella politica italiana, commentando la notizia di un sindaco nel milanese che ha regalato un libro di Walter Veltroni sulla Costituzione a bambini di 10 anni: “Ripeto, un sindaco naturalmente di sinistra ha regalato a bambini di 10 anni un libro di Veltroni. L’avesse fatto un sindaco di destra sarebbe stato mangiato vivo, mangiato vivo. Questa è la realtà”.
Cruciani ha infine fatto riferimento a un commento inappropriato rivolto a Matteo Salvini durante una trasmissione televisiva, sottolineando il diverso trattamento che si sarebbe verificato a parti invertite: “Durante una trasmissione su La7 qualcuno ha augurato un ictus a Salvini. Poi il conduttore ha chiesto scusa, per carità. Ancora una volta, fosse accaduto il contrario sarebbe già intervenuto l’Onu e sarebbero intervenuti i carabinieri”.
La parte più divertente della trasmissione è però avvenuta quando ha preso la parola David Parenzo, contento della vittoria della Cdu di Friedrich Merz, ma molto critico verso la decisione di Donald Trump di nominare il noto podcaster, Dan Bongino, vicecapo dell’Fbi. Per Parenzo è un po’ come se Giorgia Meloni nominasse Giuseppe Cruciani sottosegretario ai servizi segreti, paragone che ha fatto scherzosamente infuriare il conduttore della Zanzara. Da qui la gioiosa lite: “Tu mi hai citato a La7, e potrei chiederti i danni. Avevte questa ossessione di dire ‘estrema destra’. Ma che vuol dire? Ha nominato un podcaster che è stato anche agente segreto. Ma siccome mi hai citato… io ti querelo e ti porto via anche il buco del c**: mi hai affibbiato una etichetta di estrema destra. Io sono un libertario!”.