Politica

“Ma vada a lavorare”. Schlein contestata dalla pensionata

Il segretario del Pd a Cagliari per la campagna elettorale. Si avvicina una signora e la apostrofa: “È una vergogna”

È il bello (o il brutto) della diretta. Oggi Elly Schlein era al mercato cittadino di Cagliari per la campagna elettorale che, sperano dalle parti del Pd, potrebbe portare Alessandra Todde a governare la Regione, battendo così il candidato della Meloni e – ultimo ma non per importanza – dimostrando all’Italia intera che l’alleanza col M5S può davvero esistere.

Schlein al mercato cagliaritano soffia sul fuoco dell’inflazione. “Le famiglie non riescono più a fare la spesa come prima – va dicendo – C’è la questione del reddito, le persone che hanno i redditi così bassi, con una inflazione così alta, con il mutuo da pagare che è aumentato per gli interessi, cosa devono fare? Quelli del governo di destra hanno tolto anche il sostegno all’affitto. Elly ascolta i problemi della gente, come fanno tutti i politici quando si avvicina il momento di chiedere il voto. Parla di sofferenza. Promette di “insistere anche sul salario minimo, che è una norma di civiltà in un Paese in cui ci sono più di 3 milioni di persone che anche se lavorano sono povere”. In certe situazioni spesso si raccolgono applausi e sorrisi, magari pure selfie. Ma può accadere che la strada incroci quella di una pensionata tutt’altro che contenta di sentire le promesse elettorali della Schlein di turno.

E infatti, ecco la scena. La signora si avvicina alla segretaria dem e sembra sorridere. Ricambia anche Elly. Però all’improvviso la pensionata sbotta: “Ma vada a lavorare, come ho lavorato io per 25 anni, in un’impresa di pulizie per 500 euro al mese…”, dice la donna alla Schlein che prova ad abbozzare un sorriso mentre la signora, ancora infervorata, rilancia con un “è una vergogna, vero…”. Il tutto condito da un gesto inequivocabile della mano.

Elly Schlein era accompagnata dal segretario regionale del Pd, Piero Comandini, vicepresidente del Consiglio regionale, e dalla consigliera comunale dem Camilla Soru. Intanto però la “sua” candidata governatore, Alessandra Todde, ha chiesto a lei e a Conte di stare lontani dal comizio di fine campagna elettorale. Per non mischiare le questioni romane con quelle sarde, la versione ufficiale. Ma l’impressione è che si vergogni di loro.