Sono molto preoccupato da questo aspirante dittatore che cavalca la pandemia per esautorare il Parlamento, congela qualunque contributo costruttivo dell’opposizione in un momento di emergenza nazionale, riferisce se e quando gli va le proprie insindacabili decisioni a coloro che dovrebbero rappresentare il popolo.
Sono molto preoccupato da questo aspirante dittatore che evoca a sé i “pieni poteri”, incompatibili con ogni quadro formale e sostanziale di democrazia liberale, procede per emanazione fluviale e compulsiva di decreti che limitano sempre più le libertà individuali, ostacola qualunque iniziativa autonoma proveniente dalle legittime istituzioni territoriali.
Sono molto preoccupato da questo aspirante dittatore che elimina qualunque mediazione o contrappeso tipici delle società aperte, compreso quelli mediatici, comunica direttamente col popolo ridotto a folla tramite propri canali privati, o al massimo veline affidate ai giornali di regime, cancella qualunque conferenza stampa dotata di contraddittorio o domande anche solo potenzialmente scomode.
Sono molto preoccupato da quest’aspirante dittatore che allontana sempre più il Paese dai tradizionali legami atlantici ed europei col mondo libero, strizza l’occhio a dittature e financo a totalitarismi che da queste parti giudicavamo archiviati, mette i diritti umani tra parentesi nel nome di presunti affari con partner autoritari.
Sono molto preoccupato da quest’aspirante dittatore che si mostra pericolosamente evasivo sui tempi dell’emergenza, sguazza compiaciuto nello stato d’eccezione, mostra di non rendersi conto del sottinteso irrituale o esplicitamente liberticida di molte misure prese.
Come dite, sono molto preoccupato da Viktor Orban? Macché, quello sta in Ungheria, e perlomeno i suoi temporanei “pieni poteri” se li è fatti votare dal Parlamento, non li ha assunti in diretta notturna Facebook mettendone a conoscenza il Parlamento a cose fatte, riducendolo a un “bivacco dei manipoli” della Casaleggio&Associati.
No, io sono molto preoccupato da Giuseppe Conte, che anzitutto ha in mano il mio Paese, terza economia dell’Eurozona, devastato dall’epidemia.
E che, a parità perlomeno di velleità autoritarie, ha un ulteriore elemento aggravante rispetto a Orban. Il dilettantismo.
Giovanni Sallusti, 31 marzo 2020