Siccome però insieme ai figliastri ci sono anche i figli, l’Agenzia delle Entrate riesce nella acrobazia interpretativa di affermare che il riferimento ai lavoratori dipendenti è solo una “norma di chiusura” e che un lavoratore dipendente che è anche un esercente attività di impresa o di lavoro autonomo o di reddito agrario può accedere al contributo a fondo perduto. Come dice il famoso detto, per i nemici le regole si applicano e per gli amici le regole si interpretano. Forse, però, non era il caso di sbattere in faccia ai professionisti in modo così palese quale fosse la loro qualifica agli occhi di legislatore e interprete. Bastavano e avanzavano i mille piccoli segnali mai lesinati negli anni.
Questa volta si è voluto strafare e, anche in un Paese dalla memoria notoriamente corta, sarà davvero difficile per i diretti interessati dimenticarsene.
Enrico Zanetti, 17 giugno 2020