Zanzara tigre

Macché rivolta sociale: le violenze in Francia vanno represse

L’editoriale di Giuseppe Cruciani: le lamentele della comunità Lgbt e gli scontri in Francia

La Zanzara 5 luglio 2023

Nell’ultima puntata della Zanzara, Giuseppe Cruciani ha commentato così un dibattito televisivo a cui ha assistito, l’emergenza gay in Italia, la repressione dei diritti dei transessuali e un’intervista di Rocco Siffredi. “Allora, ieri sera ero davanti alla televisione e ho assistito a un dibattito su Rete 4, programma Zona Bianca. Ero lì sulla poltrona e assistevo a un dibattito televisivo anche abbastanza annoiato. Cosa succede? Succede che appaiono di transessuali, in particolare una transessuale, la quale comincia a agitare lo spettro della repressione dei diritti. L’emergenza contro i gay in Italia. Ora, ragazzi, guardiamoci in faccia, siamo realisti: esiste oggi un’emergenza gay in Italia? Gli italiani pensano che ci sia un’emergenza gay? Anzi, vi dico di più, gli stessi omosessuali, non quelli inquadrati nelle associazioni, dicono che vivono benissimo e che non c’è alcun diritto represso. Se ne fottono delle battaglie promosse dalle associazioni gay. Dunque, non rompete i coglioni l’Italia, per fortuna, è un paese tollerante dove non esiste alcuna emergenza gay.”

Cruciani prosegue, esprimendo la sua frustrazione nei confronti di chi etichetta come omofobi coloro che non aderiscono a determinate posizioni. “C’è un’altra cosa incredibile, se tu non ti allinei alla nuova religione Lgbtq, che prevede il fatto che devi essere favorevole all’adozione gay, all’utero in affitto e al matrimonio egualitario, sei considerato omofobo. Questa è una vergogna assoluta, ma noi non ci arrenderemo mai alla libertà di espressione, al fatto che se siamo contrari a una cosa è legittimo essere contrari senza essere tacciati come omofobi.”

Il conduttore di Radio24 si è poi concentrato sugli incidenti in Francia, definendoli come atti di teppismo e non come un sintomo di rivolta sociale. “Seconda cosa, molto importante. Uno può pensare di tutto su quello che ha innescato questa rivolta francese, questi incidenti gravissimi che sono accaduti in Francia. L’unica cosa che non si può pensare è che rapinare una banca, svaligiare un negozio, distruggere una macchina, mettere a ferro e fuoco una periferia, una città, eccetera, sia il sintomo di una rivolta sociale contro le ingiustizie. No, è puro teppismo, sono semplici delinquenti che devono essere repressi duramente.”

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