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Macché virus: l’emergenza serve a Huawei - Seconda parte

Sembra che nel governo ci sia una battaglia in corso fra filoatlantisti e non con i ministri della Difesa e dell’Europa, Lorenzo Guerrini e Enzo Amendola, fortemente critici con i grillini e con il “partito cinese” che, Romano Prodi in testa, da sempre è presente anche nel loro partito. Aggiungiamo pure l’antiamericanismo, che mai muore, e il quadro è completo. D’altronde, come dimenticare i festeggiamenti che facemmo nel marzo 2019 a Xi Jimping quando venne in Italia a firmare, primo (e per ora unico) Paese europeo, gli accordi della più strategica operazione di penetrazione cinese nel nostro continente, la cosiddetta “nuova via della seta”? È poi strano che il ministro degli esteri Wang Yi cominci oggi proprio da Roma il suo tour europeo, incontrando il suo omologo e sponsor Luigino Di Maio?

Certo, sembra di stare su Scherzi a parte, data la sproporzione fra i due, ma la faccenda è tremendamente seria. E spero che anche l’opposizione, che, seppure al governo con la Lega si tenne sprezzantemente e giustamente lontana dalle cerimonie dell’anno scorso, abbia ora una voce unica e forte che faccia capire agli italiani la posta che è in gioco e che stiamo compromettendo per mano di questo pericoloso governo.

Corrado Ocone, 25 agosto 2020

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