È l’incontro tra Macron e Biden, tenutosi nella giornata di ieri a Washington, ad essere la notizia principale dei giornali di oggi. I due presidenti dell’alleanza atlantica hanno sottolineato la “essenzialità” delle relazioni bilaterali tra Usa e Francia, ed il conclamato obiettivo di continuare “a lavorare per un’Europa intera, libera e in pace”. Il vertice tre Eliseo e Casa Bianca si è concluso con la fissazione di una conferenza internazionale per il 13 dicembre a Parigi, dove parteciperanno le potenze dell’alleanza Nato.
Numerosi sono stati i temi toccati: dalla questione energetica fino ad arrivare alla crisi iraniana, con Teheran pronta a dotarsi dell’arma atomica, per poi passare alla guerra in Ucraina e alle tensioni taiwanesi. Ma è proprio nel conflitto tra Kiev e Mosca che sono caduti strafalcioni dalle prime pagine dei giornali di oggi.
La Repubblica, per esempio, scrive roboante che “dal summit di Washington giunge, a sorpresa, l’annuncio di una conferenza di pace a Parigi il 13 dicembre, che potrebbe aprire spiragli nel dialogo con Mosca. Giorgia Meloni, si apprende, non ha ancora ricevuto un invito ufficiale, che potrebbe pervenire a Palazzo Chigi nelle prossime ore. La premier, il 13, ha impegni parlamentari (le comunicazioni precedenti al consiglio europeo e l’elezione dei membri Csm) ma potrebbe rinunciare per volare a Parigi”. Insomma, da queste parole si trasuderebbe una volontà di Macron e Biden di porre fine al conflitto, di aprire una soluzione diplomatica trascurando quelle che, ad oggi, sono le pretese dell’Ucraina, ovvero il ripristino della propria integrità territoriale. Eppure, non è così.
L’errore, infatti, deriverebbe da una nota di agenzia di stampa, secondo cui i due leader avrebbero posto degli obiettivi per “mettere fine al conflitto ucraino, stando al comunicato congiunto di Joe Biden ed Emmanuel Macron dopo il loro incontro nello studio Ovale”. Nonostante tutto, la parola “pace” (seppur utilizzata in altri contesti del vertice, per esempio relativamente al nucleare, all’Europa e a Taiwan) non appare per la guerra in Ucraina.
Anzi, il comunicato della Casa Bianca sembra confermare la linea adottata sin dall’inizio del conflitto: pieno supporto (economico, militare ed umanitario) al governo di Zelensky. Una posizione totalmente diversa rispetto a quella dedotta dall’agenzia, ma che ha tratto in inganno sia quotidiani che organi di governo. Il Fatto Quotidiano, per esempio, ha titolato “Biden e Macron lanciano una conferenza di pace”, mentre secondo il Financial Times il presidente Usa avrebbe posto le “basi per porre fine alla guerra in Ucraina”. Eppure, si legge sempre nel comunicato, l’obiettivo della conferenza di Parigi del prossimo 13 dicembre sarebbe volto a coordinare il sostegno da offrire a Kiev, partendo innanzitutto dai sistemi di difesa aerea da inviare alla resistenza.
Insomma, un errore che rischia di generare equivoci, distorsioni e vere e proprie (involontarie) fake news. Lo ha ribadito lo stesso Macron: “La Francia ha organizzato la conferenza per la resistenza e la resilienza ucraina, con tutti i Paesi che le sono alleati”, ha spiegato il capo dell’Eliseo ai giornalisti presenti. Fino ad ora, quindi, le ipotesi di pace non possono essere ancora attuate. Lo stesso Joe Biden, in conferenza, ha dichiarato di rimanere disponibile per aprire un dialogo con Putin, ma solo se quest’ultimo dimostrerà la volontà di far cessare l’aggressione contro Kiev. Cosa che, secondo la Casa Bianca, il capo del Cremlino non ha ancora dimostrato.
Matteo Milanesi, 2 dicembre 2022