Macron non molla: soldati occidentali in Ucraina. E Starmer lo segue

Negli ultimi giorni sono riprese in Europa le discussioni per l’invio di militari a sostegno di Kiev: l’indiscrezione

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Zuppa 6 Set

Emmanuel Macron non molla. Raggiunti i mille giorni di guerra in Ucraina, il presidente francese torna a parlare di invio di soldati occidentali a sostegno delle truppe di Volodymyr Zelensky. Kiev sta affrontando parecchie difficoltà in una fase cruciale del conflitto, quella che precede i possibili negoziati per la pace: non è un mistero che le forze russe di Vladimir Putin stiano spingendo per permettere allo zar di negoziare da una posizione di forza. Ed ecco il ritorno di fiamma dell’idea macroniana: come confermato da Le Monde, negli ultimi giorni si sono intensificati i contatti sull’asse Francia-Gran Bretagna.

Ritorno di fiamma perché non si tratta di una novità. Già a febbraio, in occasione di un vertice europeo, Macron presentò il progetto senza riscuotere grande successo. Grande freddezza, in particolare dalla Germania di Olaf Scholz. Ma Parigi non ha archiviato l’idea, ribadendo la volontà di non fissare linee rosse. Ora il titolare dell’Eliseo è pronto a tornare alla carica per una serie di fattori: l’avanzata delle truppe di Mosca, la vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali e l’ok di Joe Biden all’uso da parte di Kiev di armi a lungo raggio per colpire obiettivi militari su territorio russo.

Se Berlino ha respinto la proposta, Londra è pronta a fare la sua parte. Il Regno Unito ha già dato i suoi Storm Shadow a Kiev, protagonisti dell’attacco nella regione di Kursk lo scorso 20 novembre. Ma non è tutto. Il Paese di Starmer usa in Ucraina i contractor della Babcock, società che si starebbe coordinando con l’analoga società francese DCI di cui lo Stato francese è primo azionista e già assicura l’addestramento di soldati ucraini in Francia e in Polonia. “Sono in corso discussioni tra Regno Unito e Francia sulla cooperazione in materia di difesa, in particolare con l’obiettivo di creare un nucleo di alleati in Europa, concentrato sull’Ucraina e sulla sicurezza europea in generale”, ha confidato al quotidiano transalpino una fonte militare britannica.

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La presenza di soldati francesi in Ucraina offrirebbe un sostegno agli ucraini nell’utilizzo delle armi a lungo raggio, ma anche un ruolo di garanzia rispetto all’eventuale cessate il fuoco. Da questo punto di vista sono attesi aggiornamenti dagli Stati Uniti, con Trump pronto a recitare un ruolo di protagonista per firmare un accordo di pace. Il Wall Street Journal, citando tre componenti della squadra di The Donald, ha riportato che il presidente eletto già a gennaio cercherà di ottenere una tregua garantita da una forza militare di interposizione, incaricata di mantenere la pace. Le stesse fonti hanno precisato che il grosso di questa forza sarà europeo e non americano.

Nessuna reazione ufficiale da parte di Parigi e Londra sulla notizia di Le Monde, ma quanto accaduto negli ultimi mesi rappresenta una sorta di conferma dei piani di Macron. Il leader dell’Eliseo è stato spesso al centro di accelerazioni verbali, tanto da confermare la disponibilità a inviare gruppi di soldati in caso di emergenza totale, come l’eventuale sfondamento russo della linea del fronte. Dichiarazioni forse legate alla necessità di acquisire credibilità agli occhi dei francesi o probabilmente all’ambizione di diventare il leader dell’Europa, ma in più di una volta ha rischiato di causare l’escalation. Seguiranno aggiornamenti…

Franco Lodige, 25 novembre 2024

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