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Macron, trema la Francia. Bocciata la sfiducia: proteste in piazza

A Parigi cassonetti incendiati: 70 arresti. Cortei in diverse città francesi contro la riforma delle pensioni

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Emmanuel Macron è salvo, almeno per il momento. Oggi era previsto il voto di due mozioni di sfiducia presentate dalle opposizioni nei confronti del governo francese guidato da Elisabeth Borne dopo la decisione del presidente di approvare la riforma delle pensioni senza l’approvazione del Parlamento.

Delle due mozioni, una era quella più pericolosa, presentata dal partito indipendente Liot e votata da tutte le opposizioni. Il voto si è chiuso in serata e i deputati l’hanno rigettata per una manciata di voti. Si è fermata a 278 voti a favore contro i 287 necessari per l’approvazione, e per far cadere la Borne: se fosse passata, il voto avrebbe comportato la caduta dell’esecutivo e l’invalidità della riforma delle pensioni che il presidente aveva deciso di far passare col ricorso all’articolo 49.3 della Costituzione.

Macron insomma esulta ma certo non può stappare champagne. Buona parte dei deputati gollisti, i Repubblicans, ha votato a favore della mozione andando contro le indicazioni del presidente del partito, Eric Ciotti. Il governo francese ha tremato e per ora ha retto. Ma l’Eliseo ha subito il colpo e le proteste non si fermeranno.  Mathilde Panot, per la France Insoumise di Jean-Luc Mélenchon, ha detto che “questi 9 voti risicati che mancano non risolvono niente. La situazione resta la stessa, noi continuiamo la mobilitazione fino al ritiro di questa riforma delle pensioni”.

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Il risultato inoltre rischia di inasprire ancora le proteste di piazza che vanno avanti ormai da giorni. Alcuni gruppi di manifestanti stanno già affluendo nella zona di Invalides a Parigi. Lo stesso accade in piazza della Concordia. Non lontano dai palazzi dell’Assemblea alcuni cassonetti sono già stati dati alle fiamme. Già da stamattina sono vietati gli assembramenti e la polizia è schierata in tenuta antisommossa.

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Gli studenti hanno occupato le Università di Parigi e Bordeaux. Le proteste odierne hanno qualcosa di diverso rispetto a quelle dei giorni scorsi: se prima erano i sindacati a guidare le proteste, i cortei di oggi sono guidati soprattutto dai giovani. E sono nati in maniera spontanea, al netto degli appelli dei leader politici. Manifestazioni si registrano anche a Strasburgo, Lille, Lione, Digione e Tolosa. La polizia in alcuni casi ha caricato i manifestanti. Nella capitale i giovani in piazza hanno incendiato cassonetti e sacchi della spazzatura, rifiuti che si sono accumulati a seguito dello sciopero dei netturbini proprio contro la riforma delle pensioni. Alle 22 di sera, sono almeno 70 le persone fermate dalla polizia a Parigi.

Articolo in aggiornamento

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