Alla fine il punto di vista macroniano potrebbe prevalere, se prevarrà, per la disgregazione di chi gli si oppone su un punto particolarmente rilevante (gli eventuali ruoli extracostituzionali ed extra trattati acquisiti dalla Corte europea), senza avere con sé la reale maggioranza della Francia. Può succedere. E i meccanismi di una Costituzione che al secondo turno spinge a votare quello che viene considerato il “meno peggio” può dare questi risultati.
Quello che colpisce è una stampa che si considera di qualità che non sa neanche tematizzare la drammaticità di una situazione in cui scelte fondamentali vengono prese sull’onda dell’emergenza e da una minoranza. Poi non ci si può stupire – come in occasione dei passati referendum sulla Costituzione sull’Europa – che tutte le contraddizioni in atto esplodano paralizzando qualsiasi reale processo di integrazione dell’Europa.