Sanremo chiama, Madame risponde. E dopo giorni e giorni di silenzio per l’indagine sui vaccini falsi che la vede coinvolta, torna a parlare cospargendosi il capo di cenere. Ammette tutto, la giovane cantante in corsa per la kermesse canora: dice di non essersi vaccinata ma dà la colpa, più che a scelte sue, alla famiglia che l’avrebbe cresciuta in un ambiente che “ha iniziato a dubitare dei medici e della medicina tradizionale”.
Il post di Madame
“Mi sono presa del tempo per parlare di questo qualcosa di molto personale”, esordisce Francesca Calearo, 20 anni, sul suo profilo instagram. “Ci sono così tante cose da dire che non saprei da dove cominciare ma spero con tutto il cuore che qui troviate tutto”. Poi vuota il sacco: “Sono nata e cresciuta in una famiglia che per vari motivi ha iniziato a dubitare dei medici e delle misure della medicina tradizionale spingendosi su ricerche alternative. In effetti non solo non ho seguito prontamente il vaccino del covid, ma non ho altri vaccini. Non giudicherei a priori le scelte di una madre e di un padre innamorati di una figlia perfettamente sana dopo aver subìto un aborto qualche anno prima. Anche le cure mediche che ho ricevuto sono quasi sempre (tranne in casi in cui servivano medicine chimiche come antibiotici, antidolorifici o cortisonici) state naturali. Tuttavia si fa presto a partire dalla ricerca di un’alternativa e finire in un girone infernale di complottismo”.
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Per salvare la faccia, Madame accusa i genitori di essere “caduti” nel complottismo durante il covid. “Dato che sapevo che quel che dicevano si avviava in una direzione ostinata e contraria rispetto a quello che la scienza esponeva, dedico di tapparmi le orecchie e di non volerne sapere più nulla né da loro né dalla televisione”. Madame assicura di aver chiesto in giro informazioni sui vaccini e di essersi convinta dopo un po’, “prenotando un vaccino a Milano”. La madre però l’avrebbe convinta ad andare a Vicenza e la cosa sarebbe andata a farsi benedire.
“La mia ultima mossa”
Madame – in modalità vittimismo on – racconta di essersi sottoposta “a varie visite” di ogni tipo, pare anche del tutto inutili, e in ogni occasione si informa dai medici sul vaccino per il covid. “Una volta fuori dal marasma della pandemia – scrive Madame – con l’ansia quasi a zero e nessuna pressione esterna decido di iniziare a stapparmi le orecchie e cominciare finalmente a documentarmi senza chiedere aiuti esterni. Noto da video, documenti, dibattiti, interviste che tutto ciò che mi dicevano i miei erano esattamente le teorie che sostenevano dei personaggi ignoranti in materia medica e chiaramente sopraffatti dalla paura. Al che mi sono spaventata, e ho intuito di aver tenuto le orecchie tappate troppo a lungo. Un giorno a pranzo in montagna arriva una telefonata dalla questura. Il lunedì mi presento da loro, sono indagata. Questa situazione mi urla in faccia che devo fare una scelta, prendere coraggio e fare la mia ultima mossa”.
La decisione di vaccinarsi. Ma il green pass?
Quale? Va dal medico infettivologo che gli prescrive “una serie di vaccinazioni che reputa essenziali”. “Gli espongo ogni mio dubbio – aggiunge – lui pazientemente lo accoglie, mi risponde con disponibilità e io comprendo. Mi dà il contatto dei suoi colleghi del centro vaccinazioni e proseguo e proseguirò a completare tutte quelle necessarie per me e utili per gli altri”. Nel suo post Madame non chiarisce però il nodo giuridico della questione, ovvero se abbia ottenuto o meno un green pass fasullo. Fa però delle considerazioni finali, invitando i no vax a informarsi “a mente lucida, senza farsi prendere dal panico”. Poi lancia messaggi tipo “nessuno vuole il vostro male”, “lottiamo tutti quanti in fondo per un solo motivo” e indirizza l’invito pure ai poveri genitori, ormai esposti al pubblico ludibrio. Poi conclude: “Questa è stata la vicenda. Questa è stata la morale. Non abbiate paura. Perché la paura blocca la vita. Io vi ringrazio dell’attenzione, del supporto e dell’amore che continuate a dimostrarmi per quello che stiamo costruendo assieme. Grazie della pazienza e dell’affetto. Ci vediamo molto presto”.