Sylos Labini riesce perfettamente a rendere l’idea di un potere assoluto e quasi arbitrario eppure regolato da leggi interne, esoteriche, che ai cittadini non è dato vedere ma che lo spettacolo squaderna. L’impatto drammaturgico le rende percepibili e visibili, in modo ben più pregnante di tanti saggi storici, politologici e sociologici. Le inserzioni di testi shakesperiani poi fanno emergere il testo dalla storia e dalla cronaca italiana recente restituendo un’aura metafisica: attraverso il Sistema sono il male e il potere, eterno corruttore, che muovono il mondo. Anche il finale, che non sveleremo, pur nei suoi accenti di speranza, non sembra offrire molte ragioni per essere ottimisti.
Ma la funzione del teatro non è quello di essere consolatorio altrimenti si trasforma in propaganda. Certo è che il Sistema di Sylos Labini resta uno degli esempi più originali e riusciti degli ultimi anni di teatro politico, civile, e diciamolo pure patriottico: visto che il Sistema della magistratura politicizzata ha contribuito e contribuisce a distruggere la Nazione.
Marco Gervasoni, 8 settembre 2021
