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Mani in tasca e pistola: perché è lui l’eroe delle Olimpiadi

yusuf dikec 03

Diciamoci la verità: ogni tanto può capitare che io sia in disaccordo con voi zuppisti. È infatti quello che è capitato nella Zuppa di oggi sul caso Carini-Khalif. Sempre parlando di Olimpiadi, c’è però una cosa su cui non tollero che nessuno di voi la pensi diversamente da me. Non lo tollero. Sono liberale, ma non si può non riconoscere che il vero eroe di queste Olimpiadi è il tiratore turco che, con la mano in tasca, senza gli occhiali e senza le cuffie che invece indossavano gli altri concorrenti, manco fossero usciti da un Apple Store, spara e si aggiudica la medaglia d’argento. È semplicemente un grandissimo e vi dico di più: io lo vorrei conoscere.

Quando si pensa ad un tiratore ci immaginiamo tutte le robe perfette con cui i film ci hanno abituato, pensiamo quasi ad uno Schwarzenegger col borsello. Ed invece no, lui con la mano sinistra in tasca ed con addosso una semplice t-shirt che spara e prende il bersaglio. È un mito totale. Se non l’avete visto in diretta, andate subito a vedere la foto perché è iconica.

Nicola Porro, dalla Zuppa di Porro del 2 agosto 2024