Commenti all'articolo Margaret Thatcher. Biografia della donna e della politica (Elisabetta Rosaspina)
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Saverio Losurdo
23 Giugno 2020, 7:35 7:35
Uaoooo che grande figura….per i rentiers non certo per il mondo del lavoro, nei suoi anni il PIL pro capite è cresciuto a dismisura, ancora di più dopo la fine del suo governo, livelli assolutamente eccezionali e questo è un indubbio merito.
Peccato che anche la disoccupazione è aumentata, passando dal 5% degli esordi al 11% restando stabile fino alla sue dimissioni, per poi scendere al 9%.
Il tutto ha comportato un aumento abnorme delle disuguaglianze, chiaramente provato dal fatto che un PIL in fortissima crescita senza una conseguente adeguata, anche se minore crescita dell’occupazione, vuol dire che il capitale si è concentrato in poche mani e questo per chi crede che la politica economica deve redistribuire redditi e patrimoni, ovviamente tenendo conto dei meriti, puntando a ridurre le disuguaglianze, senza appiattirle, è un chiarissimo fallimento.
Ma noi siamo dei poveri liberal, falsi liberali, buonisti, incompetenti, mentre voi conservatori avete il lume della ragione e della verità e certamente vedete quello che noi poveri mortali non vediamo.
Poi ovviamente andatelo a spiegare alla massa umana dei vinti di questo fantastico modello di sviluppo neo liberista neo liberale o chiamatelo come volete se ci avete il fegato di farlo
Vincenzo Idone
5 Giugno 2020, 14:28 14:28
Libro interessante! Andrò a comperaperarlo! Ottima prefazione sig. PORRO. Grazie
Tullio Pascoli
25 Maggio 2020, 19:06 19:06
Ha certamente contribuito, insieme all’indimenticabile Reagan, a mettere in ginocchio la potenza dell’Unione Sovietica che alla fine ha dovuto arrendersi alla realtà economica, del resto, come già nel 1922 il grande Ludwig von Mises aveva già profetizzato con il suo eloquente saggio SOCIALISMO.
Ha salvato il Regno Unito da una interminabile crisi, rimettendo ordine, seguendo anche i consigli di uno dei più importanti pensatori del secolo – Hayek – che in Italia, purtroppo, pochi conoscono…
Inoltre, nei confronti di Bruxelles, non esitava a denunciare le distorsioni di un’Unione Europea che ormai era concentrata solo a burocratizzare.
Pertanto, ha scritto bellissime pagine della nostra storia ed il tempo le ha dato ragione, ma pare che molti non lo abbiano ancora capito…
Eleonora Nuovo
18 Maggio 2020, 17:58 17:58
L’intelligenza è LIBERA ed è LA LIBERTÀ.
La ringrazio dottor Porro per questo suo articolo, in cui ha argomentato perfettamente, in modo scorrevole e documentato, la vita di questo esempio da seguire.
Non si è sostenitori o sostenitrici del movimento femminista solo seguendo alcuni stereotipi che credono di essere vessillo per le donne.
L’intelligenza invece afferma il diritto in ogni essere umano di progredire.
Davide V8
18 Maggio 2020, 16:13 16:13
Ricordiamo 3 aspetti basilari di politica economica della Thatcher:
1) No inflazione. No stampa magica. Moneta “sana”.
2) Riduzione deficit
3) Riduzione spesa pubblica.
–
Più, ovviamente, far funzionare i mercati, senza interventismo ovunque.
Ma i 3 punti base qui sopra richiamati sono la BASE di qualsiasi politica economica LIBERALE, e tutti i “sovranisti” alle nostre latitudini devono studiarla, imparare, e buttare nel cesso tutte le loro ricette sudamericane di impostazione socialista-keynesiana.
rochester
18 Maggio 2020, 15:48 15:48
Mi trovavo a Londra,allora,studente italiano di inglese in estate.Domò gli scioperi abusivi dei postini e dei minatori……fece della Royal Mail la 1^ azienda postale del mondo x progresso tecnologico e del Regno unito la terra meno inquinata d’Europa……Gloria a Lady Tatcher !!!
Uaoooo che grande figura….per i rentiers non certo per il mondo del lavoro, nei suoi anni il PIL pro capite è cresciuto a dismisura, ancora di più dopo la fine del suo governo, livelli assolutamente eccezionali e questo è un indubbio merito.
Peccato che anche la disoccupazione è aumentata, passando dal 5% degli esordi al 11% restando stabile fino alla sue dimissioni, per poi scendere al 9%.
Il tutto ha comportato un aumento abnorme delle disuguaglianze, chiaramente provato dal fatto che un PIL in fortissima crescita senza una conseguente adeguata, anche se minore crescita dell’occupazione, vuol dire che il capitale si è concentrato in poche mani e questo per chi crede che la politica economica deve redistribuire redditi e patrimoni, ovviamente tenendo conto dei meriti, puntando a ridurre le disuguaglianze, senza appiattirle, è un chiarissimo fallimento.
Ma noi siamo dei poveri liberal, falsi liberali, buonisti, incompetenti, mentre voi conservatori avete il lume della ragione e della verità e certamente vedete quello che noi poveri mortali non vediamo.
Poi ovviamente andatelo a spiegare alla massa umana dei vinti di questo fantastico modello di sviluppo neo liberista neo liberale o chiamatelo come volete se ci avete il fegato di farlo
Libro interessante! Andrò a comperaperarlo! Ottima prefazione sig. PORRO. Grazie
Ha certamente contribuito, insieme all’indimenticabile Reagan, a mettere in ginocchio la potenza dell’Unione Sovietica che alla fine ha dovuto arrendersi alla realtà economica, del resto, come già nel 1922 il grande Ludwig von Mises aveva già profetizzato con il suo eloquente saggio SOCIALISMO.
Ha salvato il Regno Unito da una interminabile crisi, rimettendo ordine, seguendo anche i consigli di uno dei più importanti pensatori del secolo – Hayek – che in Italia, purtroppo, pochi conoscono…
Inoltre, nei confronti di Bruxelles, non esitava a denunciare le distorsioni di un’Unione Europea che ormai era concentrata solo a burocratizzare.
Pertanto, ha scritto bellissime pagine della nostra storia ed il tempo le ha dato ragione, ma pare che molti non lo abbiano ancora capito…
L’intelligenza è LIBERA ed è LA LIBERTÀ.
La ringrazio dottor Porro per questo suo articolo, in cui ha argomentato perfettamente, in modo scorrevole e documentato, la vita di questo esempio da seguire.
Non si è sostenitori o sostenitrici del movimento femminista solo seguendo alcuni stereotipi che credono di essere vessillo per le donne.
L’intelligenza invece afferma il diritto in ogni essere umano di progredire.
Ricordiamo 3 aspetti basilari di politica economica della Thatcher:
1) No inflazione. No stampa magica. Moneta “sana”.
2) Riduzione deficit
3) Riduzione spesa pubblica.
–
Più, ovviamente, far funzionare i mercati, senza interventismo ovunque.
Ma i 3 punti base qui sopra richiamati sono la BASE di qualsiasi politica economica LIBERALE, e tutti i “sovranisti” alle nostre latitudini devono studiarla, imparare, e buttare nel cesso tutte le loro ricette sudamericane di impostazione socialista-keynesiana.
Mi trovavo a Londra,allora,studente italiano di inglese in estate.Domò gli scioperi abusivi dei postini e dei minatori……fece della Royal Mail la 1^ azienda postale del mondo x progresso tecnologico e del Regno unito la terra meno inquinata d’Europa……Gloria a Lady Tatcher !!!