Mario Draghi, game over. Dopo la lunga giornata di ieri, segnata dal duro discorso del premier al Senato e la mancata fiducia da parte di Forza Italia, Lega e M5S, il governo è ormai al tramonto. Alle 9 l’ex banchiere si è presentato alla Camera per breve comunicazioni e poi è salito al Quirinale per rassegnare, per la seconda volta in una settimana, le dimissioni nella mani di Mattarella.
Ora non resta che capire le tempistiche per il voto anticipato. A guidare le danze ora è il Quirinale: Mattarella ha sciolto le camere, indetto nuove elezioni entro 70 giorni (senza ancora specificare la data) e richiamato i partiti politici al senso di responsabilità. Poi è arrivata la decisione: si vota il 25 settembre.
Per approfondire
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Qui sotto la diretta della giornata di oggi, giovedì 21 luglio.
18.30 Draghi comunica al Cdm: si vota il 25 settembre
18.00 Il discorso integrale di Mattarella: “Voto entro 70 giorni”
“Come è stato ufficialmente comunicato, ho firmato il decreto di scioglimento delle Camere affinché vengano indette nuove elezioni entro il termine di settanta giorni indicato dalla Costituzione.
Lo scioglimento anticipato del Parlamento è sempre l’ultima scelta da compiere, particolarmente se, come in questo periodo, davanti alle Camere vi sono molti importanti adempimenti da portare a compimento nell’interesse del nostro Paese. Ma la situazione politica che si è determinata ha condotto a questa decisione.
La discussione, il voto e le modalità con cui questo voto è stato espresso ieri al Senato hanno reso evidente il venir meno del sostegno parlamentare al Governo e l’assenza di prospettive per dar vita a una nuova maggioranza. Questa condizione ha reso inevitabile lo scioglimento anticipato delle Camere.
Il Governo ha presentato le dimissioni. Nel prenderne atto ho ringraziato il Presidente del Consiglio Mario Draghi e i Ministri per l’impegno profuso in questi diciotto mesi.
È noto che il Governo, con lo scioglimento delle Camere e la convocazione di nuove elezioni, incontra limitazioni nella sua attività. Dispone comunque di strumenti per intervenire sulle esigenze presenti e su quelle che si presenteranno nei mesi che intercorrono tra la decisione di oggi e l’insediamento del nuovo Governo che sarà determinato dal voto degli elettori.
Ho il dovere di sottolineare che il periodo che attraversiamo non consente pause negli interventi indispensabili per contrastare gli effetti della crisi economica e sociale e, in particolare, dell’aumento dell’inflazione che, causata soprattutto dal costo dell’energia e dei prodotti alimentari, comporta pesanti conseguenze per le famiglie e per le imprese.
Interventi indispensabili, dunque, per fare fronte alle difficoltà economiche e alle loro ricadute sociali, soprattutto per quanto riguarda i nostri concittadini in condizioni più deboli. Indispensabili per contenere gli effetti della guerra della Russia contro l’Ucraina sul piano della sicurezza dell’Europa e del nostro Paese. Indispensabili per la sempre più necessaria collaborazione a livello europeo e internazionale.
A queste esigenze si affianca – con importanza decisiva – quella della attuazione nei tempi concordati del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, cui sono condizionati i necessari e consistenti fondi europei di sostegno.
Né può essere ignorato il dovere di proseguire nell’azione di contrasto alla pandemia, che si manifesta tuttora pericolosamente diffusa.
Per queste ragioni mi auguro che – pur nell’intensa, e a volte acuta, dialettica della campagna elettorale – vi sia, da parte di tutti, un contributo costruttivo, riguardo agli aspetti che ho indicato; nell’interesse superiore dell’Italia”.
17.50 Draghi rientra a Palazzo Chigi: a breve il cdm
17.45 Mattarella: “Ho sciolto le camere”
“La situazione politica che si è determinata ha condotto a questa decisione. Le modalità con cui il voto al Senato è stato espresso hanno reso evidente l’assenza della fiducia” e l’impossibilità di creare un nuovo governo. “Questa condizione – ha detto Mattarella – ha reso inevitabile lo scioglimento delle camere affinché vengano indette nuove elezioni entro il termine di settanta giorni dall’indizione delle nuove elezioni. Ho ringraziato Mario Draghi per l’impegno profuso”.
Poi la stoccata ai partiti. “È noto – ha aggiunto il presidente della Repubblica – che il governo con lo scioglimento delle Camere e l’indicazione di nuove elezioni incontra limitazione nella sua attività, Dispone tuttavia di strumenti per le esigenze presenti e quelle che si presenteranno. Ho il dovere di sottolineare che il periodo non permette pause nel cercare di frenare l’inflazione causata dal costo dell’energia e dei prodotti alimentari che comporta forti conseguenze per le famiglie e per le imprese”.
In un comunicato del Quirinale si legge: “Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo aver sentito i Presidenti dei due rami del Parlamento, ai sensi dell’articolo 88 della Costituzione, ha firmato il decreto di scioglimento del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, che è stato controfirmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri. Il decreto di scioglimento sarà consegnato ai Presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati dal Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, Ugo Zampetti”.
Non c’è una data precisa per il voto. Mattarella ha indicato solo il limite massimo dei 70 giorni.
17.40 A breve il discorso di Mattarella
17.35 Draghi va a controfirmare il decreto di scioglimento delle camere
13.00 Di Maio: “Agenda Draghi non può sparire: portarla avanti”
Luigi Di Maio, che al momento rappresenta se stesso e alcuni parlamentari transfughi con lui, promette che non si alleerà con chi ha fatto cadere il governo Draghi. Accusa Lega e M5S. E si candida a “portare avanti l’agenda Draghi”. Quello dei gilet gialli porta avanti l’agenda Draghi. Se non fosse vero, farebbe ridere
12.50 Ipotesi voto il 18 settembre
Secondo fonti di stampa, il governo e Mattarella starebbero pensando di fissare la data delle elezioni il 18 settembre. Dunque prima del 2 ottobre, come ipotizzavano molti analisti.
11.45 Giorgetti: “La Lega ha agito per il bene del Paese”
Era sicuramente il ministro più vicino a Mario Draghi. Ha lavorato per una sua permanenza al governo. Perà non sembra intenzionato a strappare dal Carroccio: “Basta vedere come era messo il Senato ieri, insomma, e anche Draghi ne ha preso atto. – ha detto in tv – Noi abbiamo discusso come si fa nei partiti seri e alla fine abbiamo preso la decisione nell’interesse anche del Paese”. Una frase che mette a tacere possibili spaccature interne alla Lega, alimentate dai giornali a più riprese.
11.20 Gelmini e Brunetta lasciano Forza Italia
11.00 Conte: “Draghi non ci ha difeso”
Durante l’assemblea degli eletti del M5S, Giuseppe Conte ha spiegato i motivi che hanno portato i grillini a non votare la fiducia al Senato a Draghi. “Il premier non ci ha difeso da chi ci voleva fuori”, ha detto, citando non solo Fi e Lega, ma anche Italia Viva e Di Maio. Conte ha anche spiegato che l’intenzione del partito era quella di ritirare i ministri e di dare il via a un appoggio esterno, decisione poi rientrata – dicono i rumor – dopo il duro intervento di replica da parte di Draghi, con gli affondi su reddito di cittadinanza e Superbonus. “Ieri ci sono stati toni di disprezzo contro di noi – ha detto l’ex premier – abbiamo preferito togliere il disturbo”. Il M5S ha anche fatto sapere che, qualora gli altri partiti avessero voluto, i grillini non si sarebbero messi di traverso alla nascita di un nuovo governo. L’ipotesi però sta ormai tramontando. Mattarella ha preso atto delle reiterate dimissioni di Draghi e ha convocato per oggi pomeriggio i presidenti di Camera e Senato. Possibile lo scioglimento delle Camere.
10.30 Nel pomeriggio Fico e Casellati da Mattarella
Inizia il giro di valzer che porterà, forse in ottobre, alle elezioni anticipate
10.20 Letta sotterra il campo largo
Durante la riunione congiunta degli eletti Pd, il segretario ha detto che “ieri c’è stato un cambio totale di paradigma, il quadro e lo scenario è totalmente modificato, aggiustare cosa è stato rotto ieri sarà difficile”. Chiaro il riferimento al “tradimento” di Conte, che sembra chiudere il progetto mai decollato del campo largo
10.14 Draghi si è dimesso: il comunicato del Quirinale
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto al Palazzo del Quirinale il Presidente del Consiglio dei Ministri, Prof. Mario Draghi, il quale, dopo aver riferito in merito alla discussione e al voto di ieri presso il Senato, ha reiterato le dimissioni sue e del Governo da lui presieduto.
Il Presidente della Repubblica ne ha preso atto. Il Governo rimane in carica per il disbrigo degli affari correnti.
09.53 Draghi ha lasciato il Quirinale
09.30 Gli applausi a Draghi, con qualche assenza
Iniziato il suo discorso alla Camera, Draghi ha ricevuto gli applausi di una parte dei deputati di maggioranza. Alcune le fotografie interessanti. 1) Il capogruppo del M5S, Crippa, ha applaudito come a rendere plastiche le divisioni che si erano create nei giorni scorsi con Conte; 2) dei ministri grillini, uno non si è presentato ai banchi del governo (Patuanelli), un altro non ha applaudito (Dadone) e il terzo, il più governista, ha battuto le mani (D’Incà).
09.17 Draghi al Quirinale
09.10 Draghi alla Camera: “Chiedo di sospendere la seduta”
Dopo aver ricevuto gli applausi dell’Aula, il premier Mario Draghi sorridente (al contrario di ieri) ha chiesto formalmente al presidente della Camera Fico di sospendere la seduta per permettergli di salire al Quirinale e comunicare le sue intenzioni al presidente della Repubblica.