Guerra e propaganda

Mariupol, Cnn Portogallo svela: “Non ci sono fosse comuni”

Il sindaco della città ucraina denuncia ben tre fosse comuni che in realtà vengono smentite da un reportage

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Aumentano le fosse comuni a Mariupol: così titolano vari giornali della stampa italiana, raccontando la tragedia delle morti nei territori occupati dai russi. Precisamente i punti individuati dalle immagini satellitari si riferirebbero alle zone di Mangush e del vicino villaggio Stary Krym, dove esisterebbero immense fosse comuni con cadaveri gettati brutalmente nel terreno in sacchi di plastica, come pubblica Rai News in una foto senza, però, citarne la fonte. “Il Sindaco Vadym Boichenko ha annunciato che è stata individuata una terza fossa comune, precisamente nella località Stary Krym. Le altre due, già scoperte, si trovano a Mangush e Vynohradne. Ha confermato, inoltre, che i residenti sono stati coinvolti nello scavo dalle forze russe, in cambio di cibo e acqua”: così riferisce la fonte ucraina Ukrinform.

Mngush, la fake delle fosse comuni

A smentire quanto detto dalla stampa ucraina, e riportato di conseguenza dalla stampa italiana, un reportage della “Cnn Portugal” a firma del giornalista Bruno Amaral de Carvalho che filma e racconta personalmente i luoghi della tragedia nei villaggi vicino a Mariupol. Prima a Mngush e poi a Stary Krym: le immagini riportano l’assenza di fosse comuni, ma cimiteri in cui le persone vengono seppellite, ognuna con il proprio posto. “Quando siamo arrivati al cimitero – riporta il giornalista portoghese riferendosi a Mangush – non abbiamo trovato fosse comuni, contrariamente a quanto denunciato dall’ex sindaco di Mariupol e supportato dalle immagini satellitari”.

Il reporter spiega infatti che nel punto preciso, dove erano state geolocalizzate le fosse comuni in questione, “si trovano circa 230 tombe individuali con targhe numerate, molte delle quali con nome, data di nascita e morte”. Nel video anche le testimonianze di chi lavora e aiuta all’interno del cimitero: “I corpi sono stati prima portati a Mangush per l’obitorio e questi corpi sono stati sepolti nell’ultimo mese in questo cimitero”, riporta una donna anziana che decide di parlare alle telecamere della Cnn Portugal.

“Cadaveri civili e militari ucraini”

Bruno Amaral de Carvalho si sposta così all’obitorio di Mangush, dove ha la possibilità di parlare con alcuni militari che si qualificano come medici: “Abbiamo esaminato i cadaveri di civili e morti a Mariupol. Abbiamo infatti rilasciato un certificato medico di morte”, spiega alle telecamere portoghesi negando l’esistenza di fosse comuni e specificando che i cadaveri sono principalmente civili e militari ucraini.

E per quanto riguarda le fosse comune dell’esercito russo e di Donetsk, il militare contesta: “È una menzogna. Ci sono due cimiteri (Mangush e Stary Krym) e ad ogni corpo sono assegnate tombe separate, una bara e una targa con un numero. Dopo l’autopsia di ogni cadavere, insieme alla squadra del pubblico ministero, la società pubblica si occupa delle tombe”.

Stary Krym, stesso scenario

Ed è così che il giornalista de Carvalho decide di andare a vedere con i propri occhi anche la situazione di Stary Krym che, come afferma nel video girato sul posto, “Il cimitero è enorme, ci sono centinai di tombe a perdita d’occhio, più di 650 persone sono sepolte in tombe recenti”. La rivelazione, come per Mangush, sarebbe però l’assenza di fosse comuni: “Ancora una volta lo scenario Mangush si ripete, ma questa volta confermiamo che queste persone sono nelle bare e davanti ad ognuna c’è un cartello con la registrazione”.

Nel filmato girato dal reporter si vedono infatti le bare delle vittime, i grandi scavi – uno separato dall’altro – dove verranno inseriti i cadaveri e la “registrazione” di ogni caduto, in modo che le famiglie possano trovare le persone scomparse.

Bianca Leonardi, 30 aprile 2022

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