Zio Vasya gli propone di bere una vodka insieme. Rangeloni, che non ha preso le abitudini del posto, dice che è meglio di no, a quell’ora. “Peccato”, fa zio Vasya. Poi, i suoi commilitoni racconteranno a Rangeloni cosa era successo il giorno prima. Lo zio Vasya, schierato attorno alla Fort Alamo dell’Azovstal, aveva saputo che il suo figlio maschio era lì dentro, con la divisa dell’Azov.<
A proposito dell’Azov. Il 2 maggio, anniversario della morte, nel 2014, di 42 manifestanti, assediati nella casa dei sindacati di Odessa dai nazionalisti ucraini, e bruciati vivi. Per l’occasione dell’anniversario i difensori estremi della democrazia europea hanno messo in rete un poster, dove appaiono due belle molotov. Se le guerre civili sono l’orrore, quelle planetarie non sono meglio. Ma non è che quelle che ti ci ritrovi in mezzo quasi per caso, e non sai dove fanno a finire, non è che quelle siano belle e giuste.
Toni Capuozzo, 5 maggio 2022