Sull’obbligo delle mascherine, che da noi continua ad assillarci in molti contesti sociali, l’Italia ha deciso di andare contromano rispetto a ciò che sta accadendo nel resto dell’Europa comunitaria. Infatti, a partire dal 16 maggio 2022, secondo quanto stabilito dall’Agenzia dell’Unione Europea per la sicurezza Aerea (Easa) e dal Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (Ecdc). Sui voli nell’Unione Europea non sarà più obbligatorio indossare la mascherina, norma valida anche negli aeroporti. A tale proposito sarebbe interessante conoscere il pensiero in merito dei farisei europeisti double face, quelli che, per intenderci, il famoso “ce lo chiede l’Europa” lo usano come una clava a seconda del proprio tornaconto politico-elettorale.
Per non parlare della compiacenza di gran parte dell’informazione nazionale, la quale proprio nei riguardi delle restrizioni per contrastare la circolazione di un virus sempre meno aggressivo non si è mai sognata di esprimere un qualche, pur moderato rilievo critico in relazione alle discutibili scelte del governo Draghi/Speranza. Tanto è vero che pure sulla citata questione dei bavagli ad alta quota abbiamo notato un coro di titoli nei quali più o meno si sostiene che in Italia avrebbe prevalso la linea della prudenza.
Ma un giornale in particolare, la Repubblica diretta da Maurizio Molinari, ha superato ogni immaginazione, riuscendo a distorcere completamente le misure adottate in Europa, in un pezzo pubblicato il 13 maggio che inizia in questo modo: “In teoria dal 16 maggio l’obbligo di indossare le mascherine a bordo degli aerei in Europa diventa una raccomandazione. In pratica le cose non stanno esattamente così”. Dopodiché la giornalista entra nel dettaglio della questione: “Le nuove raccomandazioni, che tengono conto dell’evoluzione della pandemia, in particolar modo per quanto riguarda l’immunità ottenuta attraverso la vaccinazione o l’infezione, entreranno in vigore a partire dal 16 maggio 2022. Tuttavia, le regole continueranno a variare in base alla compagnia aerea e al Paese di partenza e di arrivo. In Italia infatti l’aggiornamento non è stato recepito e questo è possibile perché la sanità è un tema di pertinenza nazionale. Qui dunque vale ancora il decreto del ministro della Salute, Roberto Speranza, che impone sui mezzi di trasporto, aerei compresi, l’obbligo di mascherina fino al 15 giugno 2022″.
Dunque, per ricapitolare, anziché tagliare corto, spiegando che l’Italia è l’unico Paese europeo che continua a far viaggiare le persone con le asfissianti mascherine Ffpp2, nell’articolo si dice la stessa cosa, con un assurdo giro di parole, sostenendo quasi il contrario.
Ma al fondo dell’ennesimo, demenziale obbligo adottato per il “nostro bene” c’è sempre la stessa logica: ottenere la riconoscenza politica ed elettorale della maggioranza dei cittadini ancora impauriti, facendo loro credere che è solo in virtù di queste modeste imposizioni di Stato che essi possono restare in buona salute. Beato chi ancora crede ad una simile, sesquipedale panzana.
Claudio Romiti, 16 maggio 2022