A questo punto, di fronte ad un tale stravolgimento della esistenza dei singoli – stravolgimento che non sembra molto indagato dalla comunità scientifica nazionale -, in cui muoversi nella società con una pezza in faccia viene oramai considerato cosa buona e giusta, possiamo aspettarci di tutto nel futuro prossimo di questo disgraziatissimo Paese.
Se per un virus che, con dati sempre più acquisiti, ha causato un non catastrofico eccesso di mortalità quasi esclusivamente tra gli ultra ottantenni, quasi tutti affetti da gravi e gravissime patologie, è stato possibile annichilire i nostri più elementari diritti costituzionali, la strada per altre derive è oramai inesorabilmente aperta.
A tale proposito, pur non condividendo alcune delle sue tesi complottistiche, mi viene ancora in mente una frase di Alessandro Meluzzi, espressa in una diretta radio nei giorni drammatici in cui il governo Conte-Speranza ci recluse in casa per il “nostro bene”: “Nemmeno 20 milioni di morti sarebbero in grado di giustificare un tale abominio.” Oggi, per quel che è possibile, sono ancora più d’accordo con lui.
Claudio Romiti, 2 maggio 2022