Alla fine, i più presenti nei Palazzi sono gli ex deputati e senatori, ormai vecchietti, non solo per difendere i vitalizi, ma perché sono gli unici rimasti a credere ancora nella politica e, soprattutto, a saperla fare. Il famoso “corridoio dei passi perduti” di Montecitorio è frequentato perlopiù da giornalisti che, in assenza dei protagonisti, faticano a trovare notizie diverse dal gossip.
A movimentare le acque, l’attivismo tanto frenetico quanto inutile di Conte, che ormai praticamente dorme con il suo immancabile pullover blu da “costante stato di emergenza”, ipnotizzato solo dal Grande Fratello Rocco Casalino e dalle luci delle telecamere. Il nostro Premier somiglia al piccolo uomo di fumo del romanzo futurista di Aldo Palazzeschi “Il codice di Perelà” che, alle domande di chi lo incontra per strada, risponde: “io sono leggero… un uomo leggero… tanto leggero”.
Luigi Bisignani per Il Tempo 1 marzo 2020