Ecco perché il miglior modo di interpretare “il tempo dei costruttori” sarebbe stato quello di citare l’articolo 1 della Costituzione: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”.
Senza il rispetto intellettuale e morale di questo elementare articolo in cui ci sono lavoro e libertà – perché limite significa libertà dai “pieni poteri” di cui Conte si crede investito per diritto divino e sinistro – non c’è e non ci sarà alcuna ricostruzione o, meglio, rigenerazione dell’Italia.
Giancristiano Desiderio, 1° gennaio 2020