Meglio 9 milioni per il resort dei poliziotti che i miliardi buttati nel business dei migranti

Pd e compagnia cantante sono alla frutta: l’ultima polemica sulle stelle dell’albergo dei poliziotti impegnati a Shengjin

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Sinistra Albania

Se arrivi a criticare le condizioni di lavoro – più che ottime – degli agenti di polizia significa che sei alla frutta, che il tuo progetto politico è essenzialmente nullo. Sì, perchè oltre l’entrata a gamba tesa dei giudici sul piano Albania – apprezzato da mezza Europa, ricordiamolo – la sinistra ha trovato un altro modo per fare polemiche inutili: il trattamento previsto per i 295 operatori delle forze di Polizia impiegati nei servizi connessi all’attuazione del protocollo con l’Albania e alla gestione dei due nuovi centri per migranti. Riassumiamo: vitto e alloggio in resort a 4 e 5 stelle sul mare, con spiaggia privata, centro benessere, piscine e utilizzo esclusivo del ristorante. Spesa massima – sottolineare massima – di 9 milioni di euro in un anno.

Condizioni di lavoro certamente vantaggiose, sia chiaro. Un sogno per chi spesso si ritrova in situazioni precarie. Ma il problema è proprio questo: come si fa ad attaccare le condizioni di lavoro “agiate” di un poliziotto? Sarebbe più comprensibile un’invettiva in caso di topaie invivibili, non il contrario. Ma soprattutto c’è un altro dettaglio che fa sorridere: chi si scaglia contro il governo con questa castroneria sono gli stessi che promuovono agi di ogni tipo per i migranti e che per anni hanno elargito milioni di euro per l’accoglienza indiscriminata. Una cosa è certa: se nei resort ci fossero finiti i richiedenti asilo nè il Pd nè gli altri partiti rossi avrebbero proferito parola. Ma in qualche modo il governo va attaccato, lo sappiamo, anche a costo di far circolare fake news.

Da Elly Schlein a Matteo Renzi, i volti di spicco della sinistra hanno parlato di “scandalo”, di “sperpero del denaro dei cittadini”, di “mera propaganda”, sparando cifre a caso. Il ritornello dei 9 milioni di euro è diventato virale in poche ore nelle chat degli esponenti dell’opposizione. Ma la figuraccia è servita con l’intervento del dipartimento di Pubblica sicurezza, che in serata ha fatto sapere che il costo giornaliero dell’alloggiamento del personale delle tre forze di polizia previsto per la vigilanza dei siti per i migranti in Albania è di 80 euro a persona: “La spesa complessiva dipende dal numero effettivo del personale impiegato, l’importo di 9 milioni di euro rappresenta la spesa massima stimata nel caso in cui fosse utilizzata l’intera aliquota di personale di vigilanza prevista. La scelta delle strutture è stata effettuata tenuto conto degli standard indicati dagli accordi sindacali”. Ora nessuno sta spendendo 9 milioni di euro, con buona pace di quei leader che non hanno idee e soprattutto che hanno sempre meno elettori.

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Il buonsenso dovrebbe condurre la sinistra a evitare polemiche su donne e uomini in divisa, ma non sempre avviene il miracolo. Anche perchè parliamo di partiti che negli ultimi dieci anni non hanno affrontato l’immigrazione incontrollata, preferendo girarsi dall’altra parte. Ma è anche sbagliato aspettarsi di meglio da chi è disposto a chiedere all’Europa un’infrazione contro l’Italia per poter attaccare la Meloni e i suoi ministri. Gli applausi raccolti in giro per l’Europa non hanno aiutato: da Olaf Scholz a Keir Starmer, il piano Albania ha ricevuto elogi dai leader di ogni colore politico, pronti a copiare il protocollo per mettere un freno agli sbarchi. Insomma, l’invidia è palpabile: quando non sei in grado di proporre progetti, provi a denigrare l’avversario che riscuote successo. Ma anche questa volta il risultato sarà amaro per i compagni: un clamoroso e inevitabile buco nell’acqua.

Franco Lodige, 2 novembre 2024

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