C’è una differenza e non da poco in queste storie. Le prime due hanno a che vedere con l’intimità, con il privato. Sì, anche il saluto fascista. Il fascismo è sconfitto dalla storia, dalle nostre leggi e dalla nostra comunità. È un virus per il quale ci siamo vaccinati. E solo chi vuole alimentare una nuova liturgia del terrore può credere che esso ancora circoli, al di là della battuta e della posa sconveniente.
Al contrario, un ponte che crolla in fiamme non è un ricordo marcio del passato. Questa generazione di politici ha costruito la sua maschera su un ponte, quello di Genova, che è collassato. Così come la banca senese che muore, ma che viene tenuta in coma farmacologico fino a dopo le elezioni, è la maschera di una sinistra degli affari che ancora circola. Se un saluto vale più di un ponte romano, e se una notte brava vale più di una banca, beh allora ci meritiamo le maschere.
Nicola Porro, Il Giornale 4 ottobre 2021