Al bando il politicamente corretto. Il segretario generale della presidenza del Consiglio ha ribadito il volere della premier Giorgia Meloni ad essere chiamata con l’articolo determinativo maschile (“il presidente) e non con quello femminile, come vorrebbe la frangia radical e progressista della sinistra.
Le polemiche inutili su “il premier”
Ormai non si parla d’altro da giorni. Lo staff del premier non aveva iniziato sin da subito a declinare al maschile il ruolo del neo-premier e subito sono sorte inutili polemiche. Per Laura Boldrini il partito Fratelli d’Italia sarebbe discriminatorio perché non contiene la formula “Sorelle”. Per Michela Murgia la scelta nasconde un approccio “maschilista” alla gestione del potere. Mentre l’esponente piddina Deborah Serracchiani in Aula ha cercato di stuzzicare Meloni, affermando come il suo governo metterebbe le donne un passo indietro agli uomini. La risposta del presidente non si è fatta aspettare, sia alla Camera (“Mi guardi, onorevole Serracchiani, le sembra che io sia un passo indietro rispetto agli uomini?”) sia negli atti formali. E infatti oggi il segretario generale di Palazzo Chigi ha inviato una circolare a tutti i ministeri del gabinetto Meloni I per spiegare come occorre riferirsi negli atti ufficiali all’inquilino di Palazzo Chigi.
Il testo della circolare della Meloni
Il presidente o la presidente? Semplice: “Per opportuna informazione – si legge – si comunica che l’appellativo da utilizzare per il Presidente del Consiglio dei Ministri è: “Il signor presidente del Consiglio dei ministri, On. Giorgia Meloni. Cordiali saluti“. Di seguito, ecco la fotografia della circolare che forse poco piacerà alle femministe amanti delle quote rosa e della schwa.
In serata, è poi arrivata una precisazione da parte di Palazzo Chigi. “Con riferimento alla nota in oggetto, con la quale è stato comunicato quale appellativo da utilizzare per il Presidente del Consiglio la dicitura ‘il Signor Presidente del Consiglio dei Ministri’, si precisa che tale formula è stata adottata dagli uffici della Presidenza in quanto indicata come la più corretta dall’Ufficio del Cerimoniale di Stato e per le Onorificenze. Tuttavia, il Presidente del Consiglio, On. Giorgia Meloni, chiede che l’appellativo da utilizzare nelle comunicazioni istituzionali sia “Il Presidente del Consiglio dei Ministri””. Qualcuno, forse, si era lamentato per quel troppo pomposo “signor”. “Si chiede – dicono quindi da Palazzo Chigi – di non tener conto della nota in oggetto, in quanto sostituita dalla presente. È quanto si legge nella comunicazione inviata dal Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei ministri, Carlo Deodato”.
È poi lo stesso premier a intervenire sulla sua pagina social per chiudere la diatriba: “Leggo che il principale tema di discussione di oggi sarebbe su circolari burocratiche interne, più o meno sbagliate, attorno al grande tema di come definire la prima donna Presidente del Consiglio. Fate pure. Io mi sto occupando di bollette, tasse, lavoro, certezza della pena, manovra di bilancio. Per come la vedo io, potete chiamarmi come credete, anche Giorgia”.