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Meloni denuncia la Shoah, alla sinistra non basta: l’assurda richiesta

Meloni Shoah © pixelshot tramite Canva.com

Oggi Francesco Olivo, straordinario stacanovista del giornalismo italiano, fa una paginata intera sulla Spagna e sul socialismo di Pedro Sanchez che viene assediato dai cattivoni della destra. In aggiunta a questa paginata di reportage, scrive pure un retroscena sulle dichiarazioni della Meloni. La premier infatti ieri ha detto che la Shoah è un crimine nazifascista esattamente come aveva detto Mattarella qualche giorno prima. Sapete qual è la differenza? Se lo dice Mattarella quello diventa il titolo di Repubblica di ieri, mentre se lo dice la Meloni arriva Francesco Olivo che nel suo retroscena la accusa di non aver riconosciuto “il ruolo della resistenza”.

Avete capito? Nel giorno della memoria, non va bene nemmeno se Meloni definisce la Shoah un crimine nazifascista perché a questi si accende il chip di “Bella Ciao” che hanno nel cervello. Tra l’altro, mi devono spiegare che cosa diavolo c’entra un’omissione sulla Resistenza perché, se proprio vogliamo dirla tutta, la Resistenza non è “senza sé e senza ma” come è invece la Shoah. La Resistenza si è macchiata di crimini orrendi: ha ucciso innocenti, soprattutto quella dei comunisti, spesso schifosa tanto da ammazzare persone senza processo.

Insomma, per qualcuno ieri il presidente del Consiglio doveva parlare della Resistenza e dopo dire “bravi compagni resistenti”. Praticamente Meloni avrebbe dovuto parlare come un leader dell’ANPI qualsiasi. Questa roba mi fa impazzire. E anche se ieri avesse parlato della Resistenza, oggi avremmo un Francesco Oliva a recriminare sulla fiamma tricolore del simbolo di Fratelli d’Italia o qualsiasi altra cosa.

Nicola Porro, dalla Zuppa di Porro del 28 gennaio 2024