Avete presenti le accuse di fake news che sono piovute addosso al direttore del Giornale, Alessandro Sallusti, dopo lo scoop sulla possibile inchiesta contro Arianna Meloni? Avete presenti le lezioni, sempre elargite con enorme facilità, da parte dei professionisti dell’informazione sull’importanza delle notizie ben verificate? Avete presenti gli articoli in cui Repubblica spiega come “riconoscere le fake news” o le prediche sugli italiani che sarebbero vittime delle bufale “per colpa della Russia”? Ecco. Forse tra i quattro strumenti forniti da Google per non pestare una “cacca”, evitiamo i francesismi, il quotidiano di Molinari dovrebbe includere anche l’andare a controllare bene se quanto riportato da Rep sia davvero corretto oppure no. Non solo per la storia dell’attacco alle ferrovie francesi durante le Olimpiadi di Parigi, dove il quotidiano vide “ombre russe” in realtà rivelatesi opera dei compagni verdi di sinistra. Ma anche per una notizia sulle vacanze di Giorgia Meloni alla Masseria Beneficio di Ceglie Messapica.
Forse l’avrete vista in giro su qualche social network. Titolo bombastico: “Sei camere a 8mila euro a notte, il lusso discreto del buen retiro di Meloni”. All’interno dell’articolo una disamina per spiegare come si era arrivati alla fantasmagorica cifra giornaliera per ospitare il premier, sua figlia Ginevra, la sorella Arianna, l’ex cognato Lollobrigida e il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato con moglie e figlie. Sui siti online per la prenotazione degli alberghi, il giornalista aveva trovato un’offerta (si fa per dire) di una stanza a 1.370 euro a notte. Da qui la moltiplicazione: “Di camere, Masseria Beneficio ne ha sei, e quindi moltiplicando quel prezzo base si può dire che l’intera struttura, per una notte, costa più di ottomila euro”. Liscio come l’olio, però falso.
Qualcuno aveva in effetti spiegato al cronista che una volta si poteva prenotare una camera singola ma ormai da qualche tempo “apre solo per eventi o matrimoni, o consente l’affitto dell’intera struttura”. Lì vicino c’è la cava di proprietà di Andrea Chirulli, titolare anche della masseria, dunque o apre l’uno o apre l’altra per evitare che i rumori possano disturbare gli ospiti. Insomma: una cosa sono gli annunci sui siti di ospitalità, un’altra la realtà. E infatti il calcolo da 80mila euro per le vacanze del premier sarebbe decisamente esagerato. A spiegarlo, benché ancora non sia apparsa nessuna rettifica nell’articolo di Repubblica, è la stessa masseria in un post sui social.
“In riferimento all’articolo pubblicato il 20 agosto – si legge – riguardo al soggiorno del presidente del Consiglio Giorgia Meloni si ritiene necessario fornire alcune doverose precisazioni per correggere le informazioni errate riportate poi da altre testate giornalistiche”. Quali precisazioni? “Sui siti online in cui è presente Masseria Beneficio è effettivamente indicato un prezzo di 1.370 euro; tuttavia questa cifra non si riferisce al costo di una singola camera, come erroneamente affermato nell’articolo”. Infatti, solitamente “la struttura non prevede l’affitto delle camere in modalità singola”. Quindi “il calcolo di 1.370 euro per sei camere, come suggerito nell’articolo originale (“Sei camere a 8mila euro a notte”) non riflette la realtà dei fatti”.
Secondo il Secolo d’Italia, inoltre, la Masseria avrebbe anche inviato una nota a Repubblica, aggiungendo che questa imprecisione “ha portato a una rappresentazione distorta del costo del soggiorno presso la struttura, creando una immagine errata rispetto a quella che è la reale offerta della Masseria. Capirà, infatti, che fornendo una idea totalmente distorta del costo della struttura, a nostro avviso esorbitante, rischiate di compromettere l’intera attività alla quale ho dedicato molto tempo e molto lavoro”.