Era il 22 dicembre del 2021. Ricordate? Mario Draghi fa il suo ingresso in sala stampa a Palazzo Chigi e dalla platea, stile Corea del Nord, si alza un applauso scrosciante per il potente di turno. I “cani da guardia” si sono fatti agnelli, dimenticando quel minimo di bon ton professionale per cui un cronista non dovrebbe trasformarsi in claque. Beh: è passato più di un anno da quell’incedere trionfale di Supermario e oggi al suo posto siede Giorgia Meloni. Difficile, anzi impossibile, venga accolta con lo stesso applauso visti anche le recenti liti con i giornalisti in conferenza stampa. E di certo il premier è atteso da una difficile raffica di domande su argomenti più che scottanti: il possibile ritorno del covid, la direttiva di Schillaci sui tamponi obbligatori per i cinesi, la manovra economica, il Pnrr e, ovviamente, il decreto sulle Ong.
Meloni in conferenza stampa
La conferenza stampa di fine anno si tiene come presso la Nuova Aula dei Gruppi parlamentari della Camera dei Deputati. Ad organizzarla è il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti in collaborazione con l’Associazione della Stampa parlamentare.
Segui qui sotto la diretta della Meloni in conferenza stampa.
11.40 Meloni: manovra approvata in breve tempo
Per Meloni sulla manovra non ci sono state vere divisioni all’interno della maggioranza, al netto dei diversi punti di vista. E la dimostrazione sta nel fatto che “è stata approvata con un giorno di anticipo rispetto alla scadenza”. L’Italia non andrà in esercizio provvisorio.
11.50 Meloni: in manovra fatte scelte politiche
11.51 La domanda a Meloni: farete lockdown, greenpass e obbligo vaccinale?
Sulla situazione Covid dopo l’allarme cinese, i cronisti chiedono a Meloni se il suo governo intende far ricorso a lockdown e greenpass. “Oggi l’Italia aveva un impatto in calo sul covid e, visto quanto successo in Cina, noi ci siamo mossi in linea con quanto avevamo chiesto in passato – dice il premier – Schillaci ha disposto il tampone subito per chi arriva dalla Cina, misura che però rischia di non essere efficace se non fatto anche dagli altri Paesi europei: infatti abbiamo scritto al Commissario europeo per chiedere che sia l’Unione Europea a prendere una decisione di questo tipo”. E ancora: “Noi stiamo sequenziando i tamponi e i primi 15 risultano essere varianti Omicron che è già circolante in Italia, quindi fino ad adesso è un messaggio tranquillizzante. Io credo che la soluzione siano i controlli: sono utili i tamponi e le mascherine, ma il modello di privazione delle libertà che abbiamo vissuto in passato non è funzionale. Lo dimostra quanto successo in Cina. Bisogna lavorare sulla cooperazione di cittadini e non sulla coercizione. Questo voglio fare. Fermo restando che per ora la situazione è abbastanza sotto controllo. Penso che possa essere utile in questo un osservatorio per monitorare con priorità questa materia, ma attualmente la situazione in Italia è sotto controllo”.
12.05 Meloni sul reddito di cittadinanza: non esiste il lavoro dei sogni
Sulla riforma del reddito di cittadinanza, Meloni è molto chiara: “Uno può anche non accettare il lavoro dei suoi sogni e decidere di restare a casa invece di accettarne un altro. Ma è inaccettabile che lo faccia a spese dei contribuenti”. Anche le aziende cercano addetti e non lo trovano: “È più facile – aggiunge il premier – che i giovani si mettano in gioco se non sono a casa a prendere il reddito”.
12.08 Pnrr, Meloni: “I risultati sono arrivati”
Secondo Meloni il governo ha rispettato gli obiettivi di programmazione e riforme, un lavoro “sulla carta”. Ma adesso gli obiettivi del Pnrr devono diventare “cantieri”, cioè arriva il difficile. “Ci sono dei problemi dei costi, dovuti al caro energia e all’inflazione, oltre ad essere un mondo diverso da quello in cui è nato il Pnrr”.
12.10 Meloni: “Riforma codice degli appalti funzionare a concludere il Pnrr”
12.12 Riforma fiscale, Meloni: “Ecco come andremo avanti”
“Le direttrici su cui bisogna lavorare per una riforma fiscale sono tre: 1) il taglio del costo del lavoro, su cui dobbiamo fare di più e dove abbiamo dato solo un segnale aumentando di un punto il taglio del cuneo fiscale che era già stato previsto; il nostro obiettivo è il taglio del cuneo di 5 anni, ma questo ovviamente dipenderà dalla situazione economica nei prossimi anni. 2) una tassazione che tenga conto della composizione del nucleo familiare e del numero di figli a carico, perché la natalità è una priorità assoluta ed è una materia economica: con i numeri di nati odierni, il nostro sistema di welfare non può reggere nel medio periodo. 3) una tassazione premiale per chi crea ricchezza e lavoro in Italia, cioè “più assumi e meno paghi” o anche la flat tax sugli autonomi e quella incrementale”. Per quanto riguarda il catasto, Meloni spiega: “Si può fare una mappatura per migliorare la conoscenza delle costruzioni italiane ma da questo governo non partirà mai un aumento della tassazione sulla casa, soprattutto sulla prima che è un bene sacro, non pignorabile e non tassabile”.
12.24 Meloni: “In manovra nessun condono”
“Abbiamo fatto una norma che chiede a tutti di pagare il dovuto, con una piccola maggiorazione, consentendo una rateizzazione. Abbiamo stralciato solo le cartelle più vecchie di 7 anni e sotto i mille euro perché allo Stato costa più la riscossione che lo stralcio”. In sintesi un “dialogo con i contribuenti” ma senza “favorire gli evasori”. Meloni fa notare che il governo ha investito nell’assunzione di addetti al Fisco e ha redatto una norma contro le aziende apri e chiudi, che favoriscono la concorrenza sleale e l’evasione.
12.27 Meloni: “Sui giornali intercettazioni, inaccettabile”
Per Meloni non è corretto che sui giornali ci siano stati degli “abusi” sull’uso delle intercettazioni. “Bisogna garantire lo stato di diritto per gli innocenti”, spiega il premier.
12.29 Meloni, l’attacco contro il M5S
“Ne approfitto per una nota polemica: ho sentito molte accuse da parte di alcuni esponenti dell’opposizione. Ma io la morale da parte di chi al governo ha liberato i boss mafiosi con la scusa del covid e ha impedito che la Corte dei conti mettesse bocca su come venivano spesi 180 miliardi durante il Covid e ha fatto il condono di Ischia, non me la faccio fare”.
12.30 Qatargate, Meloni: “Bisogna andare fino in fondo”
Per Meloni sul caso Qatargate “bisogna andare fino in fondo senza fare sconti”. Il rischio per il premier è che “certe istituzioni siano troppo permeabili a certi interessi”. “Mi è capitato in passato di denunciare la differenza tra i legittimi accordi con nazioni di tutto il mondo, di natura commerciale, e il tentativo di favorire il soft power e il condizionamento che alcuni Stati facevano. Purtroppo quello che accade ne è una dimostrazione. Una cosa mi ha molto innervosito, ovvero che molti colleghi internazionali definiscano questi fatti con la locuzione “Italian Job” perché riguarda una famiglia politica, ma non l’Italia che non è il grande corruttore d’Europa. Sono attacchi strumentali. Le responsabilità sono trasversali tra nazioni e le cose vanno chiamate col loro nome”.
12.28 Iran, Meloni: “Inaccettabile”
“La storia di questa scacchista mi ha fatto riflettere. Siamo sempre abituati a gesti simbolici, ma spesso non hanno conseguenze così drammatiche come quelle che potrebbe avere lei. Dovremmo riflettere sul valore della libertà che noi diamo per scontata e per altri invece vale di fronte a qualsiasi altro rischio. Ho concordato con Tajani la convocazione dell’ambasciatore per spiegargli che quello che succede in Iran è inaccettabile. Abbiamo sin qui avuto sempre un approccio sempre dialogante ma è inevitabile che, se queste repressioni non dovessero cessare e se non si dovesse tornare indietro sulla pena di morte contro gli innocenti, il nostro approccio debba cambiare”.
12.43 Blocco navale, Meloni: “Non possiamo mandare una nave di guerra contro il Nord africa”
“La mia idea di Blocco Navale – spiega Meloni – è una missione europea in accordo per i Paesi africani, con hotspot in loco, per impedire le partenze degli immigrati irregolari e capire chi ha diritto all’asilo. Abbiamo posto alcune questioni a livello europeo che permettono di discutere questa materia. E abbiamo approvato una norma che riguarda il rispetto del diritto internazionale da parte delle Ong. Le due questioni sono molto collegate”.
12.48 Gas, l’Italia può essere centrale per l’Europa
Per Meloni il tema dell’energia offre una occasione sia all’Africa che all’Europa. “Noi dobbiamo tornare ad essere presenti in Africa e quando lasci uno spazio vuoto altri lo riempiono, come Cina e Turchia. Inoltre ci permette di avere un nuovo approccio con l’Italia come capofila: siamo in una posizione privilegiata per l’approvvigionamento energetico in un momento storico in cui è centrale per tutta l’Europa”.
12.52 Covid, la domanda a Meloni: “Suggerisce di tornare a vaccinarsi?”. Lei: “Abbiamo già avviato una campagna”
A chi gli chiede se invita gli italiani a vaccinarsi, Meloni dice: “Abbiamo avviato una campagna di immunizzazione, soprattutto per gli over 65 e i fragili. Per tutti gli altri l’invito è quello di chiedere al medico”.
12.54 Il rapporto con la Russia
“I rapporti culturali tra la Russia e l’Italia sono antichi e solidi, motivi per cui ho condiviso la scelta di dedicare la Prima alla Scala ad un’opera russa. Non credo che le scelte del governo russo debbano ricadere sul popolo russo. Le scelte politiche non ricadono sui cittadini che quei politici rappresentano. Penso sia importante distinguere le due cose, ma quelle scelte esistono. E sono scelte di violazione del diritto internazionale che se le Comunità dovesse accettare farebbero crollare tutto il castello della costruzione geopolitica internazionale. Il principio che la Russia vuol far passare con l’invasione dell’Ucraina è poco conveniente per tutti, cioè l’idea che chi è militarmente più forte può invadere il suo vicino. Agli italiani può mancare il turismo russo o quello in Russia, ma ci sono cose non si possono piegare ai nostri desideri. E quindi credo e spero che prima o poi il governo russo si renda conto dell’enorme errore che sta facendo e decida di fermare questa incomprensibile e inaccettabile guerra di aggressione all’Ucraina. Fino a quel momento noi difenderemo Kiev, il diritto internazionale e il desiderio degli ucraini di essere liberi”.
12.57 Giustizia, Meloni: metteremo
Il parlamento oggi ha presentato un Odg per chiedere il ritorno alla prescrizione ante-Bonafede su cui il governo ha dato parere favorevole. “È una cosa di buon senso tornare alla prescrizione, altrimenti si rischia un sistema in cui si rischiano indagati o imputati a vita secondo scelte discrezionali dei giudici. Credo che su questo ci sia un consenso trasversale e ci sta a cuore. La riforma della giustizia è una priorità e non ci mancano coraggio e decisione per farlo. È una materia delicata che va maneggiata con cura. Ma penso che questo governo abbia una visione molto equilibrata all’interno della sua maggioranza. Abbiamo scelto un ottimo ministro della giustizia. Lo voglio dire e ribadire”.
13.07 Riforme costituzionali, Meloni: “È il mio obiettivo”
Sulle riforme costituzionali, Meloni lascia le porte aperte a diverse opzioni, non solo al semi-presidenzialismo alla francese. “Io questa riforma la voglio fare, sono disposta a parlare con tutti. Ma quanto e come si lavorerà dipenderà anche dal comportamento delle opposizioni”. Il dossier sarà nelle mani del ministro Casellati. “Ci potrebbe essere una iniziativa del governo – spiega Meloni – Ma se fosse più coinvolgente lavorare a livello parlamentare non avrei preclusioni. Il tema, però, resta uno: non sarò sprovveduta nel non vedere atteggiamenti dilatori”.
13.13 Meloni smonta la bufala della flat tax che discrimina i dipendenti
“Estensione della tassa piatta non discrimina i lavoratori dipendenti. È dimostrato che fino a 85mila euro il lavoratore autonomo anche con la flat tax paga comunque di più o incassa di meno rispetto al dipendente, banalmente perché per esempio l’autonomo paga da solo i contributi. L’autonomo nel forfettario non può detrarre nulla mentre il dipendente sì. L’autonomo non accantona il tfr e non ha alcuna delle tutele che hanno i dipendenti. Gli autonomi continuano a essere meno tutelati”. A chi sostiene che questo favorisca la falsa partita iva, Meloni dice: “Segnalo che questo è illegale. Noi vogliamo creare una parità tra autonomi e dipendenti”.
13.15 La Russa e l’elogio del Msi, Meloni: “Msi partito repubblicano e democratico”
“È un dibattito che mi ha molto colpito – dice Meloni – Il Msi ha avuto un ruolo nella storia della repubblica. Quello di traghettare verso la democrazia milioni di italiani usciti sconfitti dalla guerra. È stato un partito repubblicano, presente nelle dinamiche democratiche, che è arrivato al governo prima del congresso che lo trasformò in An. Uno può condividere o non condividere, ma è stato un partito della destra repubblicana e democratica. Ha avuto un ruolo molto importante nel combattere la violenza politica e il terrorismo, lei ricorderà che Almirante chiedeva la doppia pena di morte per i terroristi di destra. Il partito accompagnava delle persone che magari avrebbero fatto scelte diverse. E non capisco perché un partito che era presentabile 40 anni fa, tanto da partecipare alle elezioni dei presidenti della Repubblica, non dovrebbe esserlo oggi. Non mi torna questo gioco al rilancio per cui bisogna fare sempre di più. Il Msi, per esempio, è stato un movimento sempre chiarissimo sulla lotta all’antisemitismo. Ha fatto il suo percorso e oggi alcuni esponenti del governo vengono da quella esperienza e ci sono arrivati con un voto democratico. Vuol dire che la maggioranza degli italiani non considera quella storia impresentabile”.
13.21 Mes, Meloni: “Questione della ratifica è secondaria”
Meloni assicura che l’Italia, finché lei sarà presidente, non accederà mai al Mes. Ma, aggiunge, “credo che nemmeno gli altri vi accederanno”. Il premier annuncia poi che intende confrontarsi con il presidente del Meccanismo europeo di stabilità.
13.28 Bce e tassi di interesse, Meloni: “Gestire meglio la comunicazione”
Sull’aumento dei tassi di interesse da parte della Bce, Meloni dice: “Nella situazione attuale, sarebbe meglio evitare delle scelte peggiorative. E sarebbe utile gestire bene la comunicazione sulle scelte che si fanno. Altrimenti si rischia di generare fluttuazioni sui mercati che vanificano i lavori dei governi”. Per Meloni oggi serve “un cambio di passo”, pensando al tema degli aiuti di Stato: “In Europa non abbiamo più il governo di niente mentre tutti gli altri si organizzano e penso all’Inflation act degli Stati Uniti”.
13.35 La conferenza si protrae, fuorionda di Meloni: “Siamo in ritardo? Oh santa madre”
Piccolo fuorionda di Giorgia Meloni durante la conferenza stampa. Dopo la classica raffica di domande da parte dei giornalisti, Meloni chiede “a che punto siamo”. La risposta non è quella che si aspettava e, senza ricordarsi di avere il microfono acceso, dice: “Ah siamo in ritardo? Oh santa madre”. Gaffe anche per Carlo Bartoli, presidente dell’Ordine dei giornalisti, che nel leggere gli interventi dei cronisti presenti scambia “Rtl 102.5” con “Rtl 102 e mezzo”. Più tardi, un altro siparietto. “Quanto possiamo andare avanti con le domande?”, chiede il presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti, Carlo Bartoli, al premier Giorgia Meloni, arrivati alla 36 domanda in occasione della conferenza stampa di fine anno, in corsa da circa tre ore. La leader di Fdi replica con una battuta sorridendo: “A vostro buon cuore ma c’è una fine a tutto questo?”.
13.53 Dossier Tim, Meloni: “Serve un po’ di riservatezza. Ma l’Italia deve avere il controllo”
13.54 Expo 2030, Meloni: “Sarebbe una grande occasione. I grandi eventi vanno fatti a Roma”
14.00 Meloni: “Al lavoro per uscita ordinata dello Stato da Mps”
14.20 Dl Rave: Meloni, ostruzionismo su mini-anticipo medici
Per Meloni l’ostruzionismo delle opposizioni non è giustificato. Per quanto riguarda la norma sui rave, invece, Meloni rivendica la volontà di far sì che le regole per chi organizza party siano uguali per tutti.