Polito è straordinario. È fantastico perché scrive con l’aria di quello che spiega le cose che noi comuni mortali non possiamo comprendere. Commentando i sondaggi di Pagnoncelli, dice la stessa cosa che aveva scritto ieri Damilano sul Domani. La cosa grave non è il giorno di ritardo, ma che lo scriva sul Corriere della Sera.
Tutto sommato, chi compra il Domani lo fa sapendo l’orientamento che trova al suo interno e non si stupisce nel leggere il pezzo di Damilano, mentre il Corriere è ancora uno dei giornali più venduti e letti della borghese italiana. Ad ogni modo, per Polito è chiaro quello che è successo: “Ieri i sondaggi hanno definitivamente dato la fine alla luna di miele della Meloni con il Paese“. Ma come si fa a dire una cosa di questo tipo quando il centrodestra vanta, sempre rispetto ai sondaggi che cita Polito, il 45% dei consensi? Se sono questi i sondaggi che sanciscono la fine della luna di miele del premier con il Paese, Meloni può dormire sogni tranquilli.
Sempre parlando di politica, è interessante il punto di vista di Geremicca. Sulla Stampa fa un’analisi su quello che è il nuovo Partito democratico: “Può anche non piacere a tutti, ma il Pd sta cambiando faccia. Lo stile Pd governativo è ormai alle spalle. Dopo il secondo peggior risultato mai tenuto dal Partito democratico, serviva a un cambiamento”. Ricorda poi come il peggior risultato elettorale del Pd sia quello fosse quello delle elezioni politiche 2018 dopo la gestione Renzi.
Per approfondire:
- “Autunno militante”, la nuova supercazzola di Schlein
- Decreto Caivano, qual è la vera novità del governo Meloni
- Vannacci-Giambruno, il sondaggio: cosa ne pensano gli italiani
L’idea di Geremicca in sostanza è che il progetto di un Pd governativo centrista è fallito e la Schlein sta facendo cambiare linea. Passando dalla Stampa al Foglio, ma sempre parlando di Pd, è divertente il toc toc di Cerasa che evidenzia come il Pd che si augura Sanchez vincitore in Spagna con i nazionalisti è lo stesso che, in Italia, è contro l’autonomia differenziata. Insomma li prende un po’ per il c***.
Nicola Porro, dalla Zuppa di Porro dell’11 settembre 2023