La riforma costituzionale

Meloni se ne infischi di Re Sergio e tiri dritto

Sul premierato l’occasione è d’oro. Cessiamo di essere una monarchia e torniamo alla Repubblica

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Le bollette aumentano. La benzina aumenta. La spesa al supermercato aumenta. Il lavoro scarseggia. Il tenore generale della vita si abbassa. I migranti ci invadono. Ai confini dell’Europa c’è la guerra. In Medio Oriente pure. E noi che facciamo? Ci occupiamo delle telefonate di due comici russi e ora di premierato.

Siamo effettivamente un Paese sorprendente. Dei comici russi non parla più nessuno ma del premierato se ne parlerà per mesi. È una occasione che non andrebbe persa. Ora poiché Meloni non ha una vera opposizione in parlamento, nel senso che chi sta all’opposizione non è neppure in grado con l’aiuto di Giuliano Amato di fare una controproposta, io suggerisco a Meloni di andare avanti come un treno accelerando invece di frenare.

Che senso ha eleggere direttamente il premier se poi non può neppure nominare o revocare i suoi ministri? Eh, ma Re Giorgio o Re Sergio non sono d’accordo. Ok, cessiamo di essere una monarchia e torniamo ad essere una Repubblica: meglio la Terza Repubblica!

Occasione di questo genere ne capitano una sola volta nella vita. Meloni saprà essere all’altezza della situazione? Ancora una volta, lo scopriremo solo vivendo.

Paolo Becchi, 4 novembre 2023

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