Per garantirsi una proiezione internazionale, l’Italia “deve mantenere efficienti e moderne le proprie infrastrutture. Quali? Quelle che possono garantire il collegamento con gli altri Paesi”. Alessandro Panaro, Head of Maritime & Energy SRM, spiega con estrema chiarezza un punto fondamentale per lo sviluppo del sistema Italia. L’importanza degli investimenti in questo settore emerge anche dall’11° Rapporto di SRM, dedicato all’analisi delle nuove sfide dei trasporti marittimi nell’area euro-mediterranea, ovvero all’impatto della crisi nel Mar Rosso e alle trasformazioni imposte dai modelli green.
“Dal rapporto emerge sicuramente che c’è un impatto forte dei conflitti, che però non sta incidendo sul nostro modo di vivere. Questo vuol dire che il settore è molto resiliente”, ha spiegato Panaro a Nicolaporro.it a margine della propria partecipazione alla Ripartenza 2024 di Bari. L’economista ha quindi puntato l’attenzione sulle “due grandi e vere sfide competitive” di questo momento: la sostenibilità e la digitalizzazione. La prima – ha in particolare spiegato – non va intesa solo in termini meramente ambientali, piuttosto va considerata come “elemento di competitività di un sistema Paese”. Analogamente, la digitalizzazione “ci deve supportare per essere meno burocratici”.
Un fattore centrale per lo sviluppo, ha quindi argomentato Panaro ai nostri microfoni, è poi l’intermodalità. “Bisogna potenziare la rete infrastrutturale e questo implica grandi investimenti”, ha commentato l’Head of Maritime & Energy SRM al riguardo. Poi una stilettata all’Europa rispetto a un certo approccio alla materia. “I provvedimenti che dobbiamo fare come Ue dovrebbero essere più rivolti a incentivare il virtuoso con premialità che a penalizzare con tasse e gabelle chi invece non lo è”.
Marco Leardi, 19 luglio 2024
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