Nel caso di Fioramonti, non si è neanche preso la briga di spiegare troppo. Divide il mondo in bene e male. Vuole tassare ciò che gli pare “male” per finanziare alcuni aumenti a pioggia per gli insegnanti. Tutti, senza distinzioni di merito, senza verifiche sulla produttività e sul rendimento, par di capire. Vedremo cosa scriveranno nella legge di bilancio. Addolora – ma non sorprende – che proprio a sinistra siano gli ultimi a capire queste cose: troppo presi a discutere di “diritti”, si sono dimenticati una cosa chiamata “libertà”, e non hanno alcun freno nell’immaginare uno stato onnipresente, onnipotente, onnidecidente. C’è da augurarsi che non finisca anche qui come in Inghilterra: dove a queste tendenze illiberali della sinistra ha finito per cedere anche una parte non irrilevante del centrodestra, per ragioni di “paternalismo”, o anche solo per non apparire insensibile ai dogmi del politicamente corretto. Deriva pericolosa, molto più di una merendina con troppi grassi.
Daniele Capezzone, 23 settembre 2019