Commenti all'articolo Merendina libera. Contro la follia delle “tasse etiche”

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orianasantasubito
orianasantasubito
25 Settembre 2019, 17:26 17:26

gentile signor Werner,
delle rimesse degli immigrati si guardano bene dal parlare !! della cosiddetta “bilancia dei pagamenti” qualcuno ha mai disquisito ???’
E’ vero che con le “teste pensanti” che ci ritroviamo oggi bisognerebbe cominciare a spiegare cos’ e’…… faccia conto….di maio !!!!

Graziella
Graziella
23 Settembre 2019, 13:56 13:56

Stop alle merendine ma ok alle droghe?
Meglio che questo governo lo facciamo cadere, perché di questo passo ci rovina!!!!!!

step
step
23 Settembre 2019, 13:55 13:55

Questi governanti devono provare su di sé tutto l’odio e il disgusto che spargono contro la gente comune.

Arminius
Arminius
23 Settembre 2019, 13:42 13:42

Vale anche per l’educazione scolastica in mano pubblica. Perché mai io cittadino libertario devo rinunciate obbligatoriamente ad una quota del mio stipendio per sostenere una scuola pubblica dove gli insegnanti condizionano la mente degli adolescenti con idee balzane di sinistra che non condivido? A maggior ragione mi rifiuto di contribuire se, come dicono le statistiche, dalla scuola pubblica escono degli asini patentati di cui il 40% non capisce ciò che legge…, quando legge. Insomma la pigrizia mentale della gente che ha rinunciato ad assumersi le proprie responsabilità privandosi pure della libertà ha lasciato spazio allo Stato leviatano mai sazio del suo potere. Lasciarsi cullare dalla corrente è bello e gradevole, però poi non ci si deve lamentare se le acque tranquille ci portano alle rapide.

Sal
Sal
23 Settembre 2019, 13:25 13:25

Maledette merendine comuniste!

Arminius
Arminius
23 Settembre 2019, 12:22 12:22

Articolo più che condivisibile. L’asfissiante ingerenza dello Stato nella vita di tutti noi ha le sue radici nel welfare, lo stato sociale e assistenziale. Il ragionamento sottinteso è il seguente: “Io, Stato, devo spendere soldi per curarti quando sei ammalato, dunque mi sento in dovere di proibirti tutto ciò che (a mia discrezione! p.es. sì alle sigarette che ti vendo…) può nuocere alla tua salute”. Ecco il motivo per cui il cittadino deresponsabilizzato rinuncia pigramente alla sua libertà. Se chi mina la propria salute con comportamenti irresponsabili, dovesse pagare fino all’ultimo cerotto le cure mediche, allora si potrebbe dire allo Stato di stare alla larga che non sono affari suoi. Questo vale per tutto, non solo per la sanità.